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Terremoto nei Campi Flegrei, il vulcanologo Mastrolorenzo: “Da escludere scosse di magnitudo di 6 e 7 gradi”

Terremoto nei Campi Flegrei: appena una settimana fa si è registrata una scossa di magnitudo 3.8, la più forte avvertita negli ultimi 39 anni. A parlare di bradisismo è il vulcanologo e primo ricercatore dell’Osservatorio vesuviano, Giuseppe Mastrolorenzo ospite della trasmissione “Il Tempio della Politica” su Planet Web tv (clicca qui per vedere la puntata). 

Mastrolorenzo ha voluto rassicurare i cittadini affermando che nonostante le continue sollecitazioni, nei Campi Flegrei non si registreranno mai scosse di magnitudo pari a 6 o 7 gradi poiché la nostra caldera non ha una struttura così devastante e distruttiva. Infatti “si tratta di scosse che non creano danni ma soltanto spavento poiché sono di bassa magnitudo con sollecitazioni verticali che durano poco”, ha affermato l’esperto. 

Il primo ricercatore dell’Osservatorio ha però sollevato una questione preoccupante, ossia che ci si focalizza tanto sul rischio sismico ma non su quello vulcanico che è preoccupante e che sarebbe più disastroso dell’eruzione di Pompei

In merito, il vulcanologo Mastrolorenzo ritiene che “i piani di emergenza non sono adeguati al rischio vulcanico. Campi Flegrei e Vesuvio sono gli unici piani di emergenza nazionali ma sono ottimistici e non reali mentre è possibile che un eventuale fenomeno vulcanico riguarderebbe tutta l’area metropolitana e non solo la zona flegrea”

Il piano di evacuazione attuale si basa su 4 livelli: verde, giallo, arancione e rosso, spiega Mastrolorenzo: “Dal verde al giallo ci siamo ritrovati nel 2012, questo passaggio è basato su criteri precisi ma al livello arancione e rosso non è delineato un profilo preciso poiché non abbiamo esperienze pregresse”. 

Dunque, cosa si può fare in caso di allarme? Per fortuna, il vulcanologo ricorda che “L’eruzione non è imminente ma progressiva e ci sarebbero alcune ore per riuscire a fuggire. Bisogna avere un piano di emergenza che preveda il caso estremo di un’eruzione e avere delle vie di fuga per evacuare anche in corso di eruzione, a questo servono le esercitazioni”.

Infine, ulteriore criticità individuata dall’esperto è l’informazione sbagliata che si dà ai cittadini, talvolta illusi: “I modelli scientifici sono solo modelli ma la realtà è diversa. Ad esempio con It-Alert è importante garantire informazioni corrette per allontanarsi anche autonomamente, ma la scienza non è certa sui Campi Flegrei, non si può sapere cosa succede realmente nel profondo”, ha concluso Mastrolorenzo.

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