Terremoti Campi Flegrei, a settembre 1106 scosse, la più forte di magnitudo 4.2
Scosse di terremoto nei Campi Flegrei: l’INGV ha pubblicato il bollettino mensile relativo al mese di settembre in cui sono stati registrati 1106 terremoti con la scossa più forte di magnitudo 4,2 del 27 settembre alle ore 01:35.
Di questi, 761 terremoti localizzati sono avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4 km.
Il terremoto di magnitudo 4.2 risulta attualmente l’evento di maggiore energia registrato a partire dalla ripresa di questa fase bradisismica iniziata nel 2005 e degli ultimi 40 anni, fa sapere l’Osservatorio Vesuviano.
Nell’intervallo di tempo tra il 21 e 23 settembre, dunque in soli tre giorni si è registrato un sollevamento del suolo di circa 1 cm. Successivamente la velocità del sollevamento sembra essere ritornata ai valori precedenti registrati nel 2023. Anche il fondale marino si sta sollevando:
“Le deformazioni verticali del fondale marino della caldera flegrea registrate dal sistema MEDUSA da aprile 2016 sono riportate in Figura 2.1.6. Alla stazione CFBA il sollevamento totale è di circa 58 cm”, scrive INGV.
Invece i valori di temperatura al suolo rilevati dalla stazione SF2 mostrano nel mese di settembre 2023 un andamento sostanzialmente stabile, con sensibili oscillazioni, che attenua la tendenza all’aumento osservata nei mesi precedenti.
In generale, non si osservano variazioni significative di temperatura massima e modifiche nella distribuzione areale del campo fumarolico nei diversi punti di misura: quelli selezionati da analizzare sono Pisciarelli, Monte Nuovo e Agnano Terme.
“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica – conclude l’INGV – non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di “Attenzione”.
