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Rudi Garcia-Napoli verso l’esonero, Della Ragione: “Le conviene?”

Il Napoli di Rudi Garcia a quanto pare oltre a non convincere i tifosi suscita perplessità anche al sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, grande tifoso del club azzurro. Della Ragione, attraverso un lungo post, rende noto il suo pensiero in merito al lavoro che sta svolgendo il nuovo allenatore.

Con il clima che si è creato intorno alla sua figura Della Ragione chiede a Garcia se tutto questo “Gli conviene” e non chiede di sua spontanea volontà le dimissioni.

“Perdoni una domanda. Solo una. Ma le conviene? Lo so. È da stamane che legge la delusione, la rabbia e lo sconforto del popolo napoletano. In tanti chiedono il suo esonero. In migliaia chiedono al presidente Aurelio De Laurentiis, di “cacciarla”. #GarciaOut è ovunque.

Guardi, mi spiace molto. Perché il mio cuore è azzurro. E quando il Napoli soffre, da queste parti, la gente vive tutto con maggiore negatività. Siamo molto umorali, viscerali. Siamo totali. Virtù e vizio di un popolo straordinario. Mi perdoni. Lei pensa che siamo adirati, per la sconfitta? No. Assolutamente no. Mi creda.

Pochi giorni fa abbiamo perso, allo stadio Diego Armando Maradona, contro il Real Madrid. Ero lì. Ma, a fine gara, ci siamo alzati in piedi. Tutti. Ed abbiamo applaudito. Perché il risultato è solo l’ultimo atto di un match. Prima viene il gioco, la prestazione, il sacrificio. Tecnica e tattica. Maglia sudata.

Ebbene, mister. Ieri sera non c’era niente. Nulla. Lo sappia. Mi ascolti bene. Ciò che ci sconcerta non è il quinto posto in classifica. Ma l’assenza più assoluta di trama di gioco. Mister, non ci stiamo capendo niente.

Non capiamo come mette i calciatori in campo. Non capiamo con quale schema lei voglia veramente giocare. Non capiamo con quale logica lei faccia i cambi. Non capiamo le sue dichiarazioni, prima e dopo la partita. E ciò non accade solo a noi. Umili spettatori di uno spettacolo indecoroso. Ma ai calciatori.

Mister, nessuno la segue. Anzi, la mandano a quel paese. Senza soluzione di continuità. Sempre. Ad ogni partita, lei incassa offese da chi dovrebbe individuarla come un leader. E lo sa, mister, cosa più ci perplime? Che nessuno la difende. Nessun componente della società prende le sue difese. Nessuno parla di progetto.

A proposito: esiste un progetto costruito attorno a lei? Non credo, mister. E lo sa anche lei. Nessun suo superiore alza la voce per farle da scudo. Uno scenario avvilente. Mister, se ne è reso conto? Lei è completamente solo. Offerto come vittima sacrificale al cospetto di un popolo inferocito.

Per questo, le lancio un appello. Si dimetta. Rassegni le sue dimissioni. Prenda atto di averci capito poco e niente. Prenda atto che nessuno la riconosce come guida e trascinatore di questa squadra. Ed assuma una posizione dal grande valore morale. Rimetta il suo mandato nelle mani della società.

Faccia uscire allo scoperto chi l’ha chiamata a governare questo sfascio. Verifichi, con un atto di forza, se ci sono ancora le condizioni per restare a Napoli. Ne uscirà da gran signore. Lasciando nelle mani di altri, quelli titolati a farlo, la responsabilità di spiegarci cosa sta accadendo.

Non aspetti passivamente l’esonero. Non viva ancora un solo altro giorno con l‘ombra di essere cacciato, da un momento all’altro. Non si faccia stritolare, da chi l’ha messa lì solo per un motivo. Perché, colto di sorpresa da chi chiedeva “un anno sabbatico”, non ha trovato altro.

Mister, mi ascolti. Glielo ripeto. Perdoni una domanda. Solo una. Le conviene? Prenda atto di ciò che è sotto gli occhi di tutti. E non aspetti la lettera di esonero. Ma vada via. Ne uscirà, con onore”, questo è quanto ha scritto il sindaco di Bacoli.

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