Comuni FlegreiCronacaPrimo PianoQuarto

QUARTO| Bene confiscato messo a soqquadro da ignoti, il sindaco Sabino: “Messaggi inquietanti”

Ignoti si sono introdotti all’interno di una delle due ville in via Cesapepere confiscate al clan Polverino e assegnate dal Comune di Quarto, tramite un bando pubblico, ad una ATS che si occupa dell’assistenza a famiglie con bambini e bambine affetti dalle patologie dello spettro autistico. 

L’inaugurazione ufficiale delle attività è avvenuta sabato 27 maggio scorso.

“Nemmeno due settimane dopo l’avvio delle attività dedicate ai bambini e alle bambine affetti dalle patologie dello spettro autistico, registriamo questo episodio che inquieta e indigna al tempo stesso”, sottolinea il sindaco di Quarto Antonio Sabino

Inquietudine e indignazione che nascono dalla circostanza che, secondo quanto denunciato ai carabinieri dai gestori, ignoti si sono introdotti nella struttura, hanno messo a soqquadro varie stanze dove c’erano i giochi e i peluche destinati ai bambini e alle bambine seguiti dagli operatori della Casa Arcobaleno per l’Autismo, lasciando disordine ovunque in giro per la struttura, ma senza portare via nulla. 

Un’azione criminale alla quale è seguita anche il danneggiamento del cancello di ingresso, con strani graffiti fatti probabilmente con una chiave sulla vernice del cancello come per indicare qualcosa a qualcuno. Così i gestori:

Come sempre, abbiamo segnalato prontamente tutto alle forze dell’ordine e alla magistratura, evidenziando questo clima che appare di crescente ostilità verso le tante realtà confiscate e assegnate alla collettività che stanno concretamente cambiando il volto di Quarto. Se, infatti, la stragrande maggioranza dei cittadini di Quarto appoggia pienamente il nostro impegno di concreta legalità nel riassegnare beni confiscati per farne centri per le associazioni, gli anziani, i diversamente abili, i bambini affetti dall’autismo, qualcun altro evidentemente mostra fastidio verso questo percorso e cerca di ostacolarlo in ogni modo”.

Noi andiamo avanti, con il pieno sostegno istituzionale dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, della Fondazione Polis, della Regione Campania, della Città Metropolitana e, soprattutto, delle forze dell’ordine e della magistratura che ringraziamo perché non ci hanno mai lasciati soli in questo percorso”, concludono i gestori del bene.

ADV ADV

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock Rilevato

Il sito si sostiene attraverso le pubblicità. Per favore, considera di disattivare l'Adblock per consentirci di continuare a fornire contenuti gratuitamente.