Bradisismo, piano “speditivo” di emergenza per i Campi Flegrei e nuova zona rossa
Come previsto dal Decreto Campi Flegrei sulla gestione del fenomeno del bradisismo, in tempi regolari è stata realizzata una Pianificazione “speditiva” di emergenza per l’area flegrea. Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha diffuso il piano a Regione, Comuni, Prefettura ed Enti scientifici. Ma di cosa si tratta e quali sono le novità?
In primis anche in merito al rischio bradisismico, e non vulcanico, è stata valutata la possibilità di sgombero e allontanamento dall’area flegrea in caso di emergenza, in cui non sarebbe possibile “garantire la convivenza della popolazione con i fenomeni in atto”, anche senza un rischio eruzione vulcanica.
Nel piano speditivo si parla infatti di “eventuale allontanamento della popolazione interessata in funzione della recrudescenza delle fenomenologie di sollevamento del suolo connesse al bradisismo”.
Ulteriore novità: la zona “di intervento” in caso di emergenza, in cui potrebbe scattare l’evacuazione, è stata ristretta. Si tratta dell’area caratterizzata da sollevamenti del suolo non inferiori a 30 cm dal 2015 (circa 45cm dal 2006).
Fa parte di quest’area ristretta quasi interamente il territorio del Comune di Pozzuoli, dal suo centro, a via Napoli, Rione Artiaco, Rione “Sotto il Monte”; una parte di Arco Felice, Solfatara, Agnano Pisciarelli, La Pietra e quartiere Bagnoli della Città Metropolitana di Napoli.
La nuova zona “rossa” comprende una popolazione totale di 33.653 persone e un numero complessivo di edifici pari a 6.929. Il piano speditivo dei Campi Flegrei è necessario in quanto:
“Nel corso del 2023, sebbene il maggior numero di eventi sia stato caratterizzato da magnitudo basse (circa il 90% degli eventi ha Md<1.0), è stato registrato un nuovo incremento nella frequenza dei terremoti, culminato con l’evento del 27 settembre 2023 di Md=4.2 localizzato nell’area di Pozzuoli”, si legge nel documento.
Sono tre le strategie d’intervento, a seconda della “gravità” degli scenari operativi:
Danneggiamenti limitati degli edifici localizzati in piccole porzioni di territorio con conseguenti interventi di rimozione del pericolo e ripristino degli edifici e delle infrastrutture; tale risposta è attuata dal livello locale e regionale in raccordo con il livello nazionale.
Danneggiamenti strutturali di maggiore gravità con il coinvolgimento di un numero significativo di edifici e infrastrutture, con conseguenti azioni di verifica speditiva dei danni, e operazioni di assistenza e soccorso della popolazione;
Danneggiamenti significativi strutturali e infrastrutturali tali da non poter più garantire la sicurezza, la funzionalità ed i servizi di base per i cittadini, “con conseguenti azioni di verifica speditiva dei danni anche attraverso un eventuale allontanamento in maniera parziale o totale”.
Inoltre come previsto dall’art. 4 del decreto-legge Campi Flegrei, la pianificazione verrà testata “mediante attività esercitative del Servizio nazionale della protezione civile, con il coinvolgimento della Città metropolitana e della Prefettura di Napoli, nonché dei comuni interessati”.
Il piano “speditivo” deve essere legato a quello di comunicazione del fenomeno bradisismico. Tra i contenuti da veicolare alla popolazione che vive nell’area flegrea sono, infatti, incluse le misure previste dalla Pianificazione speditiva di emergenza.
Al via dunque a una campagna che avrà tra i suoi contenuti principali lo sviluppo di un’app regionale e che si affiancherà alla campagna nazionale di protezione civile “Io non rischio Campi Flegrei”;
Iniziative di informazione diretta alla cittadinanza, come incontri periodici, sportelli informativi nei comuni e azioni di sensibilizzazione; realizzazione di segnaletica di protezione civile anche potenziando quanto già sperimentato in occasione dell’esercitazione nazionale avvenuta nel 2019.
*Pozzuoli News 24 è anche su Whatsapp. E’ sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
