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Bradisismo e sollevamento del suolo, Luongo: “Dobbiamo sapere se la spinta di magma sta arrivando in superficie”

L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato in un bollettino settimanale di monitoraggio del sollevamento del suolo nei primi 21 giorni del mese di aprile di circa 3 cm, equivalente ad una velocità mensile di 4 cm.

Sulle cause del sollevamento del suolo nell’area dei Campi Flegrei si è aperto un dibattito tra gli esperti. Ai microfoni di Pozzuoli News 24 il vulcanologo Giuseppe Luongo, docente emerito di Fisica del Vulcanismo all’Università di Napoli “Federico II” e già direttore dell’Osservatorio Vesuviano ha condiviso il suo parere a riguardo: 

“Ci sono due pensieri discordanti sulla causa del sollevamento del suolo: chi sostiene siano gas che risalgono e rigonfiano la crosta dello spessore di circa 3 chilometri e altri, tra cui io, che ritengono sia il magma che spinge. Da una sorgente profonda dai sei agli otto chilometri ipotizziamo una grossa massa magmatica dalla quale parte un “piccolo” canale di materiale che migra verso l’alto”.

“Il magma arriva – continua Luongoa una certa profondità di 3 o 4 chilometri e non riesce a salire di più per un problema di equilibrio. Il materiale è molto viscoso e non più leggero come prima e spingendo la crosta si deforma. Per questo di tanto in tanto abbiamo dei picchi di sollevamento come avvenuto di recente”.

Ma, dunque, è un’ipotesi concreta che il magma sia risalito? Risponde così il vulcanologo: “Credo che il magma non stia salendo ma non ho i dati per confermarlo. E’ sufficiente che il magma spinga e che la curvatura delle rocce continui fino a un certo livello di rottura per provocare il terremoto”.

Infine Luongo lancia un appello all’Osservatorio Vesuviano: “Dimostrare che il magma non risale non è impossibile. Perché non presentano i dati? La forma del sollevamento cambia nel tempo e questo cambiamento è funzione della profondità anche della sorgente. Se questa diventa più superficiale avviene un cambiamento. In superficie abbiamo una rete di GPS e ci dovrebbero dire se la sorgente è più prossima alla superficie o meno”.

Conclude il vulcanologo: “Non sappiamo se la spinta sta migrando verso l’alto oppure no, non ci viene detto e i dati non sono disponibili al momento oppure non li mettono in mostra. E’ questo che bisognerebbe chiedere al Centro di Competenza dell’Osservatorio Vesuviano”.

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