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POZZUOLI| Calci e pugni contro l’ambulanza: personale del 118 costretto alla fuga

Nuova aggressione al personale del 118 dell’Asl Napoli 2 Nord, la n.26 dall’inizio del 2023: ecco cosa è accaduto questa notte. L’automedica di Pozzuoli, unitamente alla India di Pozzuoli, è stata allertata per paziente in agitazione psicomotoria con ferita lacerocontusa in codice rosso a via Santa Maria Goretti a Licola.

Una volta giunti sul posto i medici del 118 trovano un uomo in strada che improvvisamente si avvicina all’automedica e inizia a sferrare calci e pugni al finestrino. Il personale del 118 è così costretto alla fuga per mettersi in sicurezza; nel mentre i medici a bordo avvertono la polizia di Pozzuoli.

Solo una volta giunta la volante delle forze dell’ordine gli operatori del 118 si riaccostano al paziente che continua a minacciare il medico protagonista dell’accaduto. Nessun codice rosso, ma codice bianco: il paziente/aggressore aveva un piccolo taglio in testa che non necessitava di sutura. 

A raccontare l’accaduto è Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate e medico 118 di Pozzuoli, protagonista della triste vicenda. Così scrive Ruggiero sulla sua pagina social: 

E’ successo di nuovo a me! Alle ore 23.05 noi automedica di Pozzuoli, unitamente alla India di Pozzuoli, veniamo allertati per paziente in agitazione psicomotoria con ferita lacerocontusa codice rosso a via Santa Maria Goretti a Licola”. Una volta giunti sul posto troviamo un uomo in mezzo alla strada che sbraita con un telefono in mano, improvvisamente si avvicina all’automedica ed incomincia a sferrare calci e pugni al finestrino lato mio rischiando di mandare in frantumi il vetro”.

A quel punto, il Dr. Ruggiero fa cenno all’autista di scappare per mettersi in sicurezza: “Chiamo la centrale e mi faccio attivare la polizia di Pozzuoli. Giunta la volante della polizia di Pozzuoli ci riavviciniamo al paziente e quest’ultimo, alla mia vista, continua ad inveire nei miei confronti minacciandomi di morte”.

In conclusione: “Alla fine il paziente ha solo un taglietto in testa che non necessita nemmeno di sutura ed ha rifiutato il ricovero, in pratica voleva una medicazione a domicilio, codice Bianco! Quello che mi resta? Tanto rammarico”. 

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