Ancora un altro caso di aggressione ai danni dei camici bianchi. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 21 luglio, è stato devastato il pronto soccorso dell’Ospedale di Giugliano in Campania. Scrivanie, stampanti, computer, bombole d’ossigeno e flebo rovesciate per terra.
Stando a quanto riporta Il Mattino, il responsabile dell’ignobile atto sarebbe un uomo di 50 anni che aveva accompagnato la madre al pronto soccorso per un malore. Al triage la donna sarebbe stata classificata come codice verde. Per il figlio, però, l’attesa si sarebbe rivelata eccessiva, scatenando la sua furia contro gli oggetti presenti e contro medici e infermieri.
Sul caso è intervenuto duramente, ieri sera, anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha detto: “Ennesimo atto di delinquenza e di aggressione nel pronto soccorso dell’ospedale Giugliano. Esprimo tutta la mia piena solidarietà al personale medico e infermieristico vittima di queste aggressioni, e invito le forze dell’ordine e la magistratura a individuare le responsabilità di questo grave atto di devastazione.
E ha aggiunto De Luca: “Esprimo la mia ferma convinzione sulla necessità che ci sia un presidio delle forze dell’ordine h24 in quel pronto soccorso. Formalizzerò nelle prossime ore una richiesta in tal senso alla prefettura e alla questura di Napoli”.