Bradisismo, approvato il Decreto Legge Campi Flegrei: stanziati 52 milioni di euro

E’ stato reso noto il Decreto Legge per fronteggiare gli effetti del bradisismo in atto nei Campi Flegrei e in alcuni Comuni del napoletano. Per la realizzazione sono stati stanziati 52 milioni di euro. Il decreto è stato emanato anche per la necessità di approvare un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate.
I provvedimenti da attuare riguardano: il piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno del bradisismo in cui bisogna rientrare nel limite massimo di 1,5 milioni di euro; il piano di comunicazione alla popolazione che andrebbe approvato in quarantacinque giorni con un finanziamento di massimo un milione di euro; una pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo in cui la Protezione Civile elabora con la Regione Campania e la Prefettura di Napoli uno specifico piano per il territorio basato sulla conoscenza dei centri di competenza e oer tale operazione si rientra nel limite massimo di 750.000 euro.
Inoltre i provvedimenti riguarderanno misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali entro un limite di 200.000 euro e le misure urgenti per il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile, quest’ultimo per l’importo di 50.000 euro.
“Il provvedimento – spiega il Ministro Nello Musumeci – ruota intorno a cinque iniziative: un piano per le analisi della vulnerabilità edilizia pubblica e privata, un piano di comunicazione appropriata in quanto una buona conoscenza del fenomeno da parte della popolazione possa aiutare ad evitare condizioni di disagio stress e ansia; una pianificazione speditiva dell’area interessata in cui stiamo verificando quale è la funzionalità delle strutture strategiche nel caso dovesse rendersi necessaria l’attuazione del piano speditivo o di esodo. E poi il potenziamento di strutture della Protezione Civile che lavorano presso i Comuni di quell’area”.
(Credit photo: Enzo Buono)