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POZZUOLI| Un anno dal terremoto del 20 maggio: cosa è stato fatto da allora?

Una notte di terrore, una notte che i puteolani ricorderanno sicuramente con gran paura. E’ passato un anno dalla prima scossa di magnitudo 4.4 che si è registrata nel territorio flegreo. Non solo, perché nell’arco temporale dalle ore 19:51 del 20 maggio alle 00:31 del 21 maggio, ben 150 terremoti sono stati avvertiti da Pozzuoli sino ad arrivare a Monte di Procida, senza dimenticare Napoli.

Numeri e dati impressionanti, che hanno portato ad un dispiegamento di forze dell’ordine e istituzioni non indifferente su tutto il territorio della caldera. Da tale data ad oggi, sono 2 mila gli attuali sfollati, che ancora non possono tornare nelle proprie abitazioni. Numeri e dati che ancora oggi lasciano perplessi. Con il governo che al momento latita nel trovare soluzioni per chi ha perso la propria abitazione, e ad un anno di distanza si pone ora anche il problema più imponente. Il 30 maggio, per tutti, scade la possibilità di alloggiare in albergo.

Si parla tanto dei lavori da effettuare presso gli edifici danneggiati dalle scosse, ma alle chiacchiere non sono seguiti i fatti. Il Governo con il Ministro Musumeci in più occasioni invece di rincuorare chi vive una situazione difficile, ha preferito calcare la mano: Realizzati migliaia di edifici nell’area dei Campi Flegrei, c’è stata troppa antropizzazione in tale area. Bisogna essere pronti a tutto“.

Da qui in poi prima il Decreto del 3 luglio, dove già si discuteva di programmi di interventi urgenti di riqualificazione sismica degli edifici pubblici e privati. Questi però, nella pratica, mai partiti a macchia d’olio come doveva in realtà essere.

Ma già a settembre, dopo la pubblicazione del secondo Decreto, si sono riscontrate altre forti difficoltà. Tanto da far si che gli sfollati non potessero tornare nelle proprie abitazioni, con gravi ritardi sui lavori. Una situazione che ha poi portato a strascichi durante le forti scosse di marzo. Da qui la firma del terzo Decreto Campi Flegrei, il quale prevede lo stop ai tributi, mutui, finanziamenti e contributi previdenziali fino al 31 agosto.

Infine, le ultime forti scosse di magnitudo 4.4 e 3.1 del 13 maggio con la nuova paura per l’intera popolazione dei Campi Flegrei. Migliaia di cittadini riversati in strada alla ricerca di pace, in un periodo sicuramente complicato. Ed ora, mai come adesso, c’è bisogno di risposte concrete, soprattutto per chi da tempo, non può tornare all’interno della propria abitazione.

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