POZZUOLI| Modifiche alla Ztl di Corso Umberto I, al via la petizione di cittadini ed esercenti
Revisione e modifica del perimetro e degli orari della Zona a Traffico Limitato nel tratto di Corso Umberto I a Pozzuoli. E’ questa la richiesta di cittadini, esercenti, ristoratori e operatori economici attivi nell’area di Corso Umberto I al sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni, all’assessore ai trasporti e alla polizia municipale.
La Zona a Traffico Limitato, così come attualmente concepita e regolamentata, ha prodotto nel tempo numerose criticità a livello di accessibilità, fruibilità commerciale e disagio per residenti e loro familiari – si legge nella petizione – il posizionamento attuale delle telecamere (in particolare quelle collocate all’ingresso di Corso Umberto I), limita in maniera eccessiva e sproporzionata il traffico veicolare, anche nelle ore e nei giorni di minore affluenza mentre l’impatto negativo sull’economia locale (attività commerciali, turistiche e di ristorazione) è sempre più evidente, specie nei mesi non estivi;
I firmatari della petizione chiedono che venga adottata una modifica mirata e sostenibile alla Ztl attraverso le seguenti misure: lo spostamento delle telecamere di rilevamento attualmente situate all’inizio di Corso Umberto I, consentendo così il libero accesso al tratto principale della via a tutti i veicoli;
Il riposizionamento delle telecamere in aree più interne, precisamente nei pressi delle seguenti traverse: via Savino Vitagliano; via Babbo Francesco; via Domenico Fatale; via Lubrano; viale Cappuccini; la revisione e ampliamento degli orari di accesso alla Ztl, per permettere una maggiore flessibilità a residenti, commercianti e familiari in visita, specie nelle ore serali e nei giorni feriali;
Il potenziamento dei controlli da parte della polizia municipale, per garantire che il sistema rimodulato continui a tutelare l’ordine, la sicurezza e il rispetto della regolamentazione per gli aventi diritto. “A nome di tutti i firmatari, si esprime parere favorevole alla modifica proposta. Confidando in una valutazione attenta e partecipata, restiamo in attesa di un riscontro ufficiale” (clicca qui per la petizione).
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