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MONTE DI PROCIDA| Inaugurazione del murale “La rotta del Sapere” di Nicholas Perra e Leticia Mandragora

Domani, giovedì 13 aprile, alle ore 15:00 si terrà l’inaugurazione del nuovo murale intitolato “La rotta del Sapere”, presso lo spazio esterno della sede del Circolo Didattico di Corso Garibaldi a Monte di Procida. Il murale è stato realizzato dall’artista Nicholas Perra in collaborazione con la street-artist Leticia Mandragora. L’opera è stata dipinta, lo scorso novembre, sulla facciata della Scuola Primaria del Circolo Didattico “Dante Alighieri” di Monte di Procida.

All’evento di domani interverranno il sindaco di Monte di Procida Peppe Pugliese, l’Assessore alla Cultura Ivana Barone, la Dirigente Scolastica Assunta Iannuzzi e il Presidente dell’Associazione “Vivi L’Estate”, Lucia Mancino. “Scopriremo la targa di presentazione del quarto murale per Monte di Procida ed i piccoli amici del plesso ci racconteranno il loro punto di vista”, ha così annunciato l’associazione “Vivi L’Estate”.

L’ultimo murale di Monte di Procida fa parte di una serie di opere di strada realizzate dall’Associazione “Vivi l’Estate” APS-ETS nell’ambito del progetto “La Cultura si fa (in) strada” di Arte Urbana Montese AUM, con il patrocinio morale ed economico del Comune di Monte di Procida, il Bando “Monte di Procida riparte dalla cultura 2022” e grazie una serie di sponsor privati.

L’opera “La rotta del sapere” raffigura in chiave fantastica e sognante un’antica leggenda montese, quella di: ‘Acquamorta’. Si narra che una splendida e giovane fanciulla, di nome Acqua, sfuggisse alle pressioni paterne e si rifugiasse proprio sulla spiaggia di Monte di Procida per un tuffo e un po’ di pace. Un giorno, però, si spinse troppo al largo ed un giovane pescatore di Procida la salvò tra le onde. Da quel momento, il ragazzo, Giosuè, attraccava con la sua barchetta proprio lì, a due passi dalla spiaggia, per poter vedere la fanciulla. 

A un certo punto, però, Giosuè non tornò sulla terraferma. Secondo le credenze il giovane perse la vita in una tempesta. La fanciulla, non potendo  sopportare il dolore, si uccise, gettandosi in mare, nella speranza di ricongiungersi al suo amore. Il suo corpo, dicono, non fu mai trovato. L’opera è composta da due bambini che giocano e si tuffano nel mare, Acqua segue Giosuè, sullo sfondo è presente l’isolotto di San Martino, elemento caratteristico del nostro paesaggio marino.

In primo piano sono visibili alcuni gozzi a vela Latina, riferimenti della tradizione marittima, infine in alto a sinistra è raffigurata la Corricella procidana con le pittoresche casette, un omaggio alle nostre origini e a Procida Capitale della Cultura 2022.

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