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MONTE DI PROCIDA| Atto vandalico, presa di mira l’auto del sindaco Peppe Pugliese 

A Monte di Procida negli ultimi mesi si respira un clima di nervosismo e tensione ai danni del primo cittadino Peppe Pugliese. Dopo l’incendio di qualche settimana fa, probabilmente di matrice dolosa, ieri sera è stata nuovamente presa di mira l’auto del sindaco, colpita dai vandali con calci e sfregi alla portiera.

In seguito all’ennesimo caso di intimidazione, il sindaco Pugliese si è rivolto alle forze dell’ordine per presentare querela. È lo stesso primo cittadino montese a raccontare quanto accaduto sui social e a lanciare l’appello: 

“Ieri sera mentre ero a Villa Matarese per assistere ad uno spettacolo qualcuno ha preso a calci la portiera della mia auto e poi ha infierito con un oggetto contundente graffiandola dalla testa alla coda. È più di un atto vandalico, è un gesto inaccettabile, è il segno dell’aria che respiriamo in questi mesi”, racconta Pugliese

“Stamattina ho denunciato tutto ai carabinieri della stazione locale e ho raccontato anche ciò che vivo da mesi, mi riferisco ad un clima di tensione, di nervosismo di sfoghi incomprensibili. È la terza volta che la mia auto viene presa di mira da balordi, ma ora dico basta!”.

Continua il primo cittadino: “Non molte settimane fa un incendio, probabilmente di matrice dolosa, ha lambito la mia casa arrecando notevoli danni anche alla mia famiglia. Sono sceso in strada e un gruppo di cittadini, di certo scossi e confusi per l’accaduto, ha deciso di urlarmi contro e spintonarmi quasi come se fosse colpa mia, anche le fiamme”.

“Solo due giorni fa un consigliere della lista Onda Civica, invece di esercitare il suo diritto/dovere al confronto, ha usato i social per apostrofare me come un “essere viscido” ed i miei sostenitori come “imbecilli”. Avete capito bene ha usato proprio queste parole! Non ricordo punti più bassi nella storia politica recente. Il principio della democrazia, dell’opposizione che aiuta al confronto si è veramente ridotta al vilipendio?”.

Il sindaco Pugliese conclude con un appello ai cittadini: “Dobbiamo essere uniti, mettere insieme la parte sana della città, quella che non usa la violenza, il fango, la minaccia, ma si confronta con civiltà. Intanto da uomo credo di avere diritto a vivere una vita serena con la mia famiglia al di là di inqualificabili episodi. Confido nella nostra comunità, fatta di gente sana, virtuosa, che conosce il sacrificio, confido in voi per isolare gli incivili”. 

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