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POZZUOLI| Non sta emergendo un’isola, il vulcanologo De Natale: “Fenomeni ricorrenti”

Da qualche giorno si parla di un’ipotetica isola spuntata al largo di Pozzuoli, dove prima c’era solo la superficie del mare. Quest’ultima somiglia a uno scoglio che emerge dall’acqua. In molti si sono chiesti se si potesse trattare di un’isola finora sommersa.

A rispondere è il vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, Giuseppe De Natale. “Quella al largo non è un’isola”, spiega De Natale. E, continua: “Si tratta di fenomeni ricorrenti. Dal 2006 ad oggi il suolo al centro di Pozzuoli si è sollevato di circa 1 metro e così alcuni scogli, come anche i fondali dei porti, sono ora molto vicini al livello medio del mare”.

L’esperto chiarisce anche sul fenomeno del bradisismo: “Non è soltanto il bradisismo a modificare lo scenario del Golfo di Pozzuoli: il livello medio del mare viene influenzato anche da altri fattori, alcuni dei quali possono incidere in maniera visibile sullo scenario naturale, dando vita a importanti secche e nuovi affioramenti”. 

Secondo De Natale, lo scoglio al largo di Pozzuoli è emerso per la stessa combinazione di fattori che aveva fatto pensare che il mare tra Napoli e Pozzuoli si stesse ritirando, ossia bassa e alta marea che può portare a un importante abbassamento del livello del mare. Durante quella che è stata chiamata “bassa marea della Quaresima”, nel febbraio 2023, è stato misurato un abbassamento del livello del mare di 40 centimetri. Pertanto l’isola comparsa al largo di Pozzuoli non c’entra soltanto con il bradisismo ma anche con l’oscillazione di marea e la pressione atmosferica.

A questi fattori si aggiunge in alcuni casi anche l’eventuale presenza di vento forte da terra, che come spiega De Natale: “Contribuisce ad abbassare il livello del mare vicino alla costa perché tende a spazzarlo verso il largo”. Con il bradisismo, però, ci si può aspettare qualsiasi nuovo scenario nei Campi Flegrei. Il bradisismo, negli ultimi vent’anni, ha visto l’innalzarsi del suolo nel centro della città di Pozzuoli, di circa un metro. Ma si tratta di una lenta natura del fenomeno. 

Nel 1982 nell’area del Porto di Pozzuoli la terra si sollevò di 15 centimetri in appena 5 mesi. In seguito, con le crisi bradisismiche del 1970-72 e del 1982-84, il centro di Pozzuoli si trovava circa tre metri e mezzo più in alto rispetto agli anni Sessanta. 

Dopo vent’anni di subsidenza, cioè di abbassamento del suolo e dei fondali marini, nel 2005 la terra ha ripreso a salire nei Campi Flegrei, alimentando un’intensa attività sismica. Secondo uno studio condotto da Luca De Siena, dell’Università di Aberdeen, la camera magmatica si trova proprio sotto la città di Pozzuoli ad una profondità di 4 chilometri ma un’altra più grande potrebbe trovarsi più in profondità. 

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