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Nuove accuse alla donna che uccise la madre del tiktoker Donato De Caprio

Ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di Russolillo Stefania nata a Napoli il 14.04.1976 ritenuta gravemente indiziata dei reati di omicidio aggravato dalla premeditazione, rapina aggravata e tentata distruzione di cadavere.

La misura cautelare è stata emessa all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile in relazione all’episodio avvenuto il 18 aprile quando è stato rinvenuto il cadavere di una donna all’interno della sua abitazione nel quartiere pianura.

Le immediate attività hanno consentito di sottoporre l’indagata a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli per il reato di omicidio. Dagli ulteriori accertamenti svolti anche dal personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Napoli è emerso che la Russolillo avrebbe progettato per circa un mese la rapina all’interno dell’abitazione della vittima e solo la mattina del 18 aprile è riuscita a farvi accesso con l’inganno al fine di appropriarsi di monili e danaro.

La stessa avrebbe portato con sé un tubicino in gomma che ha poi utilizzato per strangolare la persona offesa dopo averla scagliata contro le pareti dell’abitazione e scaraventata a terra. Prima di abbandonare il luogo teatro degli eventi l’indagata avrebbe tentato di incendiare il cadavere della vittima.  

La vittima, Rosa Gigante di anni 71, sarebbe la madre del noto titoker Donato De Caprio, conosciuto per i suoi video sui social. Da quanto dichiarato tempo fa dalla Russolillo alla base del gesto folle c’erano screzi dovuti a rancori e dispetti.

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