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Terremoti ai Campi Flegrei, parla De Natale (Ingv): “Se il sollevamento non si ferma, terremoti fino a magnitudo 5”

In merito alle continue scosse di terremoto nei Campi Flegrei, e allo sciame sismico in atto, è intervenuto Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) al Tempio della Politica in onda su Planet Web Tv (clicca qui per rivedere la puntata). 

De Natale ha spiegato che: “Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei è in atto dal 2006 però con una bassa magnitudo rispetto a quelle di ora che hanno raggiunto 4.2 e 4.4. Se il sollevamento non si ferma, continua la pressione interna alle rocce e aumenteranno i terremoti anche più forti fino a magnitudo 5”.

Per questo, sottolinea il vulcanologo: “C’è urgenza di far verificare lo stato egli edifici nell’area di circa 1km, 1km e mezzo intorno alla Solfatara, Agnano-Pisciarelli la zona con terremoti più forti e molto superficiali. Bisognerebbe far evacuare preventivamente la zona della Solfatara e di Agnano e controllare le abitazioni per capire se possono sopportare queste continue sollecitazioni”.

In merito al rischio eruzione, invece è molto più complesso prevenirlo: “L’eruzione è molto difficile da prevedere specialmente nell’area dei Campi Flegrei in cui ci sono tanti precursori di un’eruzione che poi non avviene: sismicità, sollevamento del suolo e anomalie geochimiche delle fumarole. Abbiamo già avuto due volte un’evacuazione ma di falso allarme eruttivo negli anni ’70 e ’84”. Oggi la zona rossa comprende 600mila abitanti, sarebbe una responsabilità enorme far evacuare tutti se poi è un altro falso allarme”.

Infine, ha concluso De Natale: “La situazione è abbastanza confortante poiché non c’è probabilità di un’eruzione imminente; potrebbe accadere un’esplosione freatica senza fuoriuscita di magma ma di vapore, gas, detriti di rocce che scoppiano. Già nel 2018 ho inviato una Pec ai vertici del mio Ente dicendo che se il sollevamento del suolo fosse continuato la sismicità sarebbe diventata più forte dell’84 ma non avendo avuto riscontro diretto il 18 settembre ho inviato una comunicazione ufficiale via Pec al prefetto di Napoli, sottolineando la necessità di procedere all’evacuazione immediata delle abitazioni nell’area in questione”. 

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