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Piscina Mirabilis, Cento Camerelle e Castello di Baia: il parco archeologico lancia un nuovo bando per la gestione

La prima fase del nuovo modello di gestione partenariale pubblico-privata della Piscina Mirabilis di Bacoli e del Tempio di Serapide di Pozzuoli è giunta al termine ed è stata un successo a livello di numeri di visitatori.

Per la prima volta è stato sperimentato in Italia un modello di co-progettazione, voluto dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, su luoghi del Ministero della Cultura.

Al via ora un nuovo bando pubblico di partenariato speciale pubblico-privato per la gestione di tre importanti luoghi culturali presenti a Bacoli: la Piscina Mirabilis, il complesso delle Cento Camerelle e il Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia.

*Riceviamo e pubblichiamo

Da qualche giorno è giunta al termine la prima fase del nuovo, innovativo, modello di gestione del patrimonio culturale introdotto dal Parco archeologico dei Campi Flegrei.

Sono passati due anni da quando le porte della Piscina Mirabilis di Bacoli e del cosiddetto Tempio di Serapide di Pozzuoli sono state aperte al pubblico attraverso una forma di gestione partenariale pubblico-privata per la prima volta in Italia sperimentata su luoghi del Ministero della Cultura.

I risultati sono andati al di là delle aspettative, in termini di numeri di visitatori, di crescita sociale e culturali e di opportunità lavorative. 

Più di 50.000 mila persone hanno avuto la possibilità di godere della bellezza di due luoghi simbolo dell’archeologia flegrea e hanno potuto farlo attraverso le donne e uomini che hanno lavorato per le due realtà che sono state selezionate dopo un avviso pubblico e che hanno sottoscritto un contratto con il Parco.

Queste le parole di Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei: 

“Il modello di co-progettazione ha dimostrato tutta la sua efficacia. Non soltanto visite accompagnate e guidate, ma eventi, iniziative, mostre. Un nuovo modo di interpretare il bene culturale, una rivoluzione concettuale per le sfide che attendono il patrimonio culturale italiano, un modo per trovare una sintesi tra doveri pubbliche e diritti dei privati e delle comunità locali, nel solco del valore sociale del bene comune e della partecipazione individuale e collettiva all’eredità culturale”.

“Siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta, una strada che il Parco ha percorso in questo e in tanti altri progetti. Ne siamo così convinti che abbiamo voluto rilanciare la sfida per creare delle condizioni ancora più favorevoli per la crescita di questo splendido territorio”, continua Pagano.

In conclusione: “Ringraziamo tutti gli operatori coinvolti nel progetto che ora volge al termine, soprattutto le persone che lo hanno reso possibile con passione e competenza. Siamo convinti che siano state gettate delle solide basi e che si sia costruita quella “fiducia sociale” sulla quali fondare la strategia di domani”.

La sfida si fa più complessa e interessante: cogestire e animare due siti archeologici, offrire servizi di accoglienza, cooperare nella cura del patrimonio con azioni di monitoraggio conservativo e di manutenzione programmata. 

Tutto questo rientra nello spirito di favorire una crescita del territorio flegreo su base culturale, uno sviluppo solido, partecipato, sostenibile. Si possono trovare tutti i dettagli normativi e tecnici nell’avviso, pubblicato sul sito web del Parco (www.pafleg.it). 

Entro qualche settimana verrà pubblicato un altro avviso, contraddistinto da un approccio simile, per rilanciare la sfida anche sul patrimonio di Pozzuoli, che avrà come perno nuovamente il Tempio di Serapide e mettere le condizioni per un ulteriore rilancio della bellezza flegrea. 

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