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“Operato di Figliolia volto a favorire Pozzuoli”, parla il legale dell’ex primo cittadino

“Hanno letto la vicenda dalla prospettiva di Musella senza capire quale era lo spirito che animava la politica di Figliolia. Il suo sogno era di affidare il Rione Terra a un grande operatore turistico per far decollare Pozzuoli e trasformarla in un’importante meta turistica”. Queste le dichiarazioni dell’avvocato Luigi De Vita, in difesa dell’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, accusato di turbativa d’asta e corruzione.

“Già all’inizio dell’indagine nel 2022 la ritenevo di poca sostanza. L’appalto per la concessione del Rione Terra era volto alla vendita da parte del Comune di un qualcosa a una concessionaria, il tutto previsto con delibera del consiglio comunale e con bando per individuare un gestore unico. L’idea dell’amministrazione Figliolia era di favorire una sinergia operativa per consentire poi la creazione di alberghi, negozi, bar, infrastrutture“, continua l’avvocato di Figliolia.

“Il sindaco Figliolia – aggiunge l’avvocato – aspirava ad avere a Pozzuoli gruppi multinazionali e operatori mondiali per consentire una migliore qualità. Per questo ha sponsorizzato il Rione Terra verso i più grandi gruppi ma non ha favorito né Musella né le sue società. Anche perché quello che non è emerso è la difficoltà a trovare partecipanti al bando in quanto purtroppo il Rione Terra non è un sito appetibile per l’imprenditoria turistica“.

“Non solo si deve investire – continua l’avv. De Vita – un’ingente somma per avviare l’attività, completare cioè gli alberghi e i negozi ma poi si deve gestire il sito. Alla fine del suo secondo mandato Figliolia sperava che Pozzuoli con questa operazione diventasse un’importante meta turistica campana e il suo rammarico era che in fase preliminare la gara fosse vinta da una società campana di Parete che non aveva le caratteristiche a cui lui aspirava perché non era un grosso gruppo internazionale per far diventare Pozzuoli icona del turismo”. 

Da cosa sono partiti i magistrati? Dice De Vita: “Hanno letto l’indagine dall’intercettazione fatta a Musella in cui dice a Oddati: “So che c’è la possibilità di vincere la gara di appalto, se conosci qualche operatore nazionale qualificato potremmo partecipare”, è partito da questo con il presupposto che Musella e Oddati imbrogliavano e hanno pensato che fosse tutto un imbroglio”.

Infine, dichiara l’avvocato: “Gli elementi lasciano a desiderare ma se si parte dalla convinzione che c’è un reato, il reato lo trovi, dipende dalle prospettive. Spero di poter dimostrare che l’operato di Figliola è stato assolutamente trasparente, volto a favorire Pozzuoli”.

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