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Campi Flegrei, registrati 461 terremoti nel mese di marzo

Nel mese di marzo 2024 nell’area dei Campi Flegrei l’Osservatorio Vesuviano ha registrato 461 terremoti, secondo quanto rivelato nel bollettino mensile flegreo, rispetto alle 387 scosse di febbraio, con magnitudo massima di 3.2 gradi.

Di 461 terremoti, 422 eventi (circa il 91.5% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 33 eventi (circa il 7.16% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 5 eventi (circa l’1.08% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0, e 1 evento (circa lo 0.22% del totale) ha avuto una magnitudo maggiore di 3.0.

In totale sono stati localizzati 316 eventi (circa il 68% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 5 km, rispetto ai 3 km di febbraio.

Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione dagli inizi del 2024 resta di circa 10±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Il sollevamento registrato è di circa 121 cm da novembre 2005, di cui circa 89 cm da gennaio 2016.

I valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano andamenti stabili e in in linea con i valori medi del mese precedente.

Dai dati mareografici registrati dalla stazione di Pozzuoli Porto (POPT) si evince un sollevamento dell’area di circa 85.1 cm nel periodo gennaio 2016 – marzo 2024. Dal 2006 a oggi, alla stazione mareografica di Pozzuoli Porto si registra un sollevamento del suolo di circa 117.6 cm.

Parametri geochimici: la composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo aumento. 

I campioni degli ultimi mesi non mostrano un trend ben definito. Il rapporto CO2/CH4 mostra un incremento dei valori rispetto ai periodi precedenti, confermando il trend d’aumento. Il flusso di CO2 diffuso dal suolo in area Solfatara si conferma elevato, a marzo 2024 è pari a circa 4000 t/d.

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