Area MetropolitanaAttualitàBacoliComuni FlegreiIn EvidenzaMonte di ProcidaPozzuoliQuarto

Bradisismo, la denuncia dell’associazione dei B&B: “Boom di disdette ma Pozzuoli vuole introdurre l’imposta di soggiorno”

A causa delle scosse di bradisismo nei Campi Flegrei e degli inutili allarmismi, il turismo sta risentendo in modo fortemente negativo della situazione. L’ABBAC, Associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania, ha lanciato l’allarme e denuncia l’iniziativa del Comune di Pozzuoli di introdurre un’imposta di soggiorno, alla quale si opporrà.

Mentre i nostri gestori dell’area flegrea ci comunicano tutti i giorni di avere disdette di prenotazioni di ospiti condizionati dagli effetti mediatici degli allarmismi in seguito al bradisismo, il Comune di Pozzuoli ci convoca perché vorrebbe introdurre l’imposta di soggiorno”, fa sapere l’ABBAC

Decisamente un paradosso – continua l’associazione – bisogna invece lavorare per una strategia promozionale per incentivare i flussi turistici nell’area in questo periodo natalizio e oltre. Un piano di accoglienza, un infopoint sul territorio; manca una mobilità possibile e concreta per collegare i vari siti culturali”.

L’associazione dei B&B lancia un appello: “Chiediamo ai comuni che si mettano insieme per lavorare a una strategia operativa turistica di medio e lungo corso per consentire maggiori flussi di qualità verso il settore dell’area flegrea. Non è il momento di introdurre imposte di soggiorno che creerebbero ulteriori difficoltà per flussi turistici per una vicina Napoli che per una notte fa pagare 3 euro”. 

“Chiediamo alla politica di ragionare insieme una strategia turistica operativa nel cercare di smontare questo allarmismo che sta provocando gravi ripercussioni sul turismo”, conclude Agostino Ingenito, Presidente ABBAC, in rappresentanza degli operatori associati dell’area. 

ADV ADV

Articoli Recenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock Rilevato

Il sito si sostiene attraverso le pubblicità. Per favore, considera di disattivare l'Adblock per consentirci di continuare a fornire contenuti gratuitamente.