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POZZUOLI| Sotto l’effetto di droga minaccia con delle schegge di vetro poliziotti e sanitari del 118

Attimi di paura si sono registrati ieri sera in via Montenuovo Licola Patria a Pozzuoli, quando un uomo di 50 anni sotto l’effetto di cocaina, ha minacciato di colpire con delle schegge di vetro i sanitari del 118 e gli agenti di polizia giunti sul posto. A raccontare la vicenda è l’organizzazione Nessuno Tocchi Ippocrate.

“Ore 19:00 gli equipaggi 118 di “Pozzuoli Auto” e “Montesaut“ vengono allertati per “agitazione psicomotoria “ in via Montenuovo Licola Patria a Pozzuoli. Sul posto è già presente la Polizia di Stato . Il paziente, uomo sulla 50ina è nel suo giardino che urla ai poliziotti di uscire dalla sua proprietà privata. 118 e polizia cercano di avvicinarsi ma l’uomo prende un grosso tavolo di vetro, prima minaccia di lanciarlo contro i sanitari e successivamente lo infrange a terra, raccoglie 2 enormi schegge appuntite e le punta verso gli equipaggi. Naturalmente tutti si mettono in sicurezza al di fuori del giardino. – scrivono da Nessuno Tocchi Ippocrate

Dopo diversi minuti di trattative condotte magistralmente dalla polizia si riesce ad avvicinare l’uomo a bloccarlo ed a sedarlo. Dopo pochi minuti (tempo di effetto del farmaco) diventa mansueto e collaborante e viene condotto al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, con 2 volanti a scorta. Successivamente si viene a sapere che l’uomo era in stato di agitazione non per patologia psichiatrica bensì era in preda a delirio di onnipotenza da abuso di cocaina. Per fortuna nessuno si è fatto male tranne l’autista dell’automedica che ha ricevuto un calcio sulla mano.

Sull’episodio è intervenuto anche il dott. Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno Tocchi Ippocrate e vittima unitamente al suo equipaggio della triste vicenda. “Sono stati dei momenti di tensione, sopratutto quando l’uomo ci ha rincorso minacciandoci di lanciarci il tavolo di vetro addosso, per poco la situazione non si è trasformata in tragedia, il mio pensiero è stato solo quello di correre più lontano possibile dalla abitazione del paziente. Ringrazio la Polizia di Stato, senza il loro aiuto non sarei qui“.

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