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La vigilia di Puteolana-Cavese in memoria di Vanacore

Antonio Vanacore “vive” nei ricordi dei tifosi della Puteolana e della Cavese. A Pozzuoli, da puteolano doc, ha vinto anche un campionato di serie D, nella stagione 99/00. A Cava de Tirreni era il viceallenatore di Sasà Campilongo prima che il “nemico” si presentasse a cancellare i sorrisi di un grande uomo dentro e fuori dal campo.

L’ex terzino sinistro era prima di tutto un tifoso della Puteolana, la squadra cittadina. Oggi nel Napoli ci gioca Gianluca Gaetano, lui è stato il primo a parlare del “meraviglioso” di Cimitile, ai tempi dell’Under 15 di mister Carnevale che arrivò sino alle fasi nazionali di Chianciano Terme. Chi ama non dimentica, così i tifosi storici dei gruppi Fedelissimi e Vecchia Guardia hanno preparato una targa commemorativa che sarà consegnata prima della sfida di mercoledì, alla compagna di Antonio, Adele Delicato, che rende quotidianamente vivo il ricordo dell’uomo e dell’atleta Vanacore, uno dei pochi nella storia dei granata ad aver vinto con la maglia della sua città natale.

A.P.S. Antonio Vanacore. “All’amico Antonio, prima grande tifoso, e poi calciatore della Puteolana. Sei stato un Diavolo in campo ma eri un angelo dal cuore d’oro. Vola ancora su quella fascia, Campione”. Così recita il testo inciso nella targa che ricorda il grande sorriso di Antonio, che è rimasto anche nei cuori delle tifoserie di Benevento, Casertana e Juve Stabia, in Campania, per il cuore che, da “guerriero”, gettava sempre oltre l’ostacolo. Come a Catanzaro e a Potenza, e in Calabria. Da viceallenatore, invece, oltre all’esperienza di allenatore in seconda nel vivaio del Napoli, ha lavorato a braccetto con l’ex bomber granata Sasà Campilongo, all’Aversa Normanna, al Savoia nel 2018 e alla Cavese. Quel maledetto 16 marzo 2021 , quella terribile notizia, mentre il mondo era in lockdown, scosse tutto l’ambiente del calcio italiano, e specialmente quello di estrazione meridionale.

Il grande cuore e la grinta di Antonio vivono grazie all’opera della compagna Adele Delicato, che ha fondato un’associazione di promozione sociale, l’APS Antonio Vanacore, ovviamente non a scopo di lucro ma solo benefico. Un’associazione che, in sede di presentazione è stata definita “di tutti, di chi ha avuto il privilegio di viverlo e conoscerlo, ma anche di chi non lo ha conosciuto, per far sì che tutti possano vivere Antonio, farlo continuare a vivere”, visto che Il sorriso di Antonio ha rappresentato sempre il punto di forza per la sua dolce metà Adele.

LA APS Antonio Vanacore rientra nel terzo settore, ed è volta ad organizzare manifestazioni, raccolte fondi, tornei di calcio, tutto ciò che possa ricordare al meglio l’ex calciatore, mister, e punto di riferimento per molti, sportivi e non: qualcosa di tangibile, affinché si possa ricordare Antonio per sempre, e nel tempo. Guardando anche a progetti di solidarietà per l’Africa, anche con la collaborazione del console in Italia del Benin.

“Nessuno è morto finché le increspature che causano nel mondo non scompaiono”, diceva lo scrittore britannico Terry Pratchett. Ed è la frase che Adele ricorda a se stessa, in primis, ogni giorno, perchè la “garra” e la gioia di vivere del suo compagno sono e saranno sempre nei cuori, e nei ricordi, anche di chi, tra calcio e “fuori campo”, ha avuto l’onore e il piacere di vivere Antonio Vanacore, anche per qualche minuto. Appuntamento mercoledì alle 15 al Domenico Conte in Arco Felice, il primo coro sarà doveroso per chi macinava chilometri in fascia mancina, con o senza il granata, sempre però con la Puteolana e Pozzuoli nel cuore. Un guerriero immortale che da competente osservatore dall’Alto guarderà la squadra del suo cuore, contro l’ultimo club che ne apprezzato doti umane, caratteriali e professionali. Antonio vive tra noi…

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