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QUARTO| Voto di scambio e sequestro di tessere elettorali: l’attacco di Giarrusso e Martusciello 

A Quarto le elezioni amministrative, appena terminate, hanno decretato la rielezione a sindaco di Antonio Sabino. Il giorno precedente l’inizio della tornata elettorale, però, sono state sequestrate ad una donna di Quarto, tessere elettorali, soldi e fac-simile che contenevano l’indicazione di voto per l’attuale consigliera comunale Vittoria Carandente (leggi qui).

L’ex candidato a sindaco Massimo Giarrusso, ora consigliere di minoranza, ha commentato così la vicenda: “La Questura di Napoli, da quanto appreso dagli organi di stampa, sequestra schede elettorali, soldi contanti, e fac simile elettorali collegati al Sindaco Sabino e costui, Sindaco della legalità (apparente) non spende nemmeno una parola sul punto, trincerandosi dietro un imbarazzante silenzio. Eppure fiumi di parole sono state da lui spese per vantare un primato che nemmeno gli apparteneva (beni confiscati alla camorra dalla magistratura e non da lui) e per sbandierare il vessillo della correttezza ed integrità, oggi ridotto a misero velo dietro il quale tenta di nascondersi”. 

Il consigliere di minoranza Giarrusso prosegue dicendo: “Sarebbe stato opportuno che il Sindaco Sabino avesse preso le distanze da questi eventi e rimarcato la sua ferma condanna ad ogni atteggiamento illegale, ma così non è stato, ed ogni eventuale successivo suo intervento, sarà solo un modo inopportuno per replicare a chi, come noi, pretende chiarezza”. 

Infine, conclude Giarrusso: “Prendiamo atto di questo silenzio, e siamo fiduciosi che la magistratura farà luce sull’intera vicenda che una volta chiarita potrebbe portare alla ribalta un sistema consolidato e non occasionale, attraverso il quale risulta troppo facile vincere le elezioni, a discapito della parte sana della città che pretende la vera legalità e l’autentica correttezza. Quarto merita rispetto”. 

Anche l’altro ex candidato a sindaco di Quarto, Giuseppe Martusciello è intervenuto duramente sul voto di scambio:

“A poche ore dalle elezioni amministrative del comune di Quarto, le cronache narrano di una probabile ed incresciosa vicenda di voto di scambio. Il giustizialismo anzitempo non ci appartiene, pertanto riponiamo incondizionata fiducia nell’operato della magistratura e a breve Quarto, potrebbe essere oggetto di una interrogazione parlamentare”.

Il consigliere di minoranza ha continuato: “Fino a prova contraria difenderemo i valori della partecipazione democratica e dei neoeletti che hanno percorso in lungo e in largo il territorio per proporre ai cittadini la propria candidatura conquistando con onestà ogni singolo voto. Qualora il reato fosse accertato, verrebbe gettata un’ombra pesante sulla coalizione vincente che politicamente per rispetto dell’intera popolazione dovrà darne conto”.

In conclusione, Martusciello: “I responsabili dovranno pagare per il loro operato così come chi ha avvallato le scelte nelle liste. Quarto non merita questo enorme danno di immagine. La dignità non si compra”. 

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