MONTE DI PROCIDA| Violenza di genere, uno spettacolo all’Istituto Vespucci

Venerdi 25 Novembre alle ore 10,00,presso l’aula Magna dell’Istituto Comprensivo”Amerigo Vespucci” di Monte di Procida si terrà lo spettacolo denominato: “Quello che le Donne non dicono” a cura dell’Associazione AR.TU. Un progetto che tratta in maniera delicata e sensibile il delicato tema della Violenza di Genere. Il progetto sostenuto dal Comune di Monte di ProcidaAssessorato alla Pari Opportunita’ col patrocinio del MIUR e della Regione Campania vedra’ l’esibizione di 8 ragazzi dell’associazione AR.TU di cui 2 ballerini,2 cantanti e 4 attori, che tratteranno l’argomento della violenza sulle Donne attraverso monologhi, canzoni, balli e pieces teatrali.

La violenza sulle donne è un dramma che condiziona tutti gli aspetti della vita sociale e rappresenta una delle forme più evidenti di diseguaglianza – dichiara Monica Carannante presidente dell’associazione AR.TU’- Proprio perché si tratta di un problema strutturale, è necessario che l’azione di prevenzione di questo fenomeno parta dalle scuole, dove i ragazzi e le ragazze possono apprendere valori quali il rispetto, l’etica e la legalità. Voglio ringraziare – continua la Carannante – la dirigente e tutto il corpo docente della Vespucci per la sensibilità e la serietà nell’affrontare questa tematica e il Comune di Monte di Procida che ha fortemente sostenuto questa iniziativa. Sono convinta che la Scuola possa contribuire ad  educare, sensibilizzare e informare su un tema così attuale e così importante che riguarda tutti, nessuno escluso”.

La violenza sulle donne è un fenomeno trasversale, – ha commentato l’Assessore alle Pari Opportunita’ Ivana Barone – ed è per questo che come Comune siamo in prima linea per sostenere percorsi formativi e educativi sull’argomento. Lavorare con bambini e bambine è fondamentale per scardinare stereotipi culturali. – precisa l’Assessore Barone – Importante e utile lavorare sull’ approccio all’affettività e ai sentimenti nei preadolescenti al fine di debellare qualsiasi estremizzazione che possa portare a situazioni patologiche che precludono la libertà individuale in qualsiasi forma”.

Exit mobile version