Terremoto di 4.4, Di Vito (Ingv): “Accelerazione al suolo tra le più forti mai registrate”

“Il terremoto di magnitudo 4.4 ai Campi Flegrei di questa notte è stata chiamata dagli ingegneri uno stress test per la capacità egli edifici di reagire a questo tipo di eventi. Ha visto una accelerazione al suolo tra le più forti registrate molto intensa e localizzata in prossimità dell’epicentro. Il massimo sul bordo della Solfatara e alla stazione sul fondo marino”. Lo dichiara Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, alla conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, 13 marzo, nella sede dell’Osservatorio, assieme a Francesca Bianco, direttrice vulcani Ingv.
E aggiunge: “Già da tempo il processo sta continuando ed è molto sostenuto. Convivere vuol dire mettere in atto tutte le azioni per la mitigazione del rischio cioè per i cittadini significa essere sicuri e consentire la verifica anche di possibili danni che ci possono essere nelle nostre case. Dobbiamo fare esercitazioni, seguire i canali ufficiali e questo ci consentirà di convivere con il fenomeno che tende a non fermarsi”.
“Per il momento siamo a un altro step di intensificazione del processo bradisismico, come avvenuto ad agosto 2023 e a maggio del 2024, ma per ora nessun tipo di processo che ci dà un segnale di eruzione imminente, per accadere deve risalire del magma in superficie e ciò non sta accadendo. I dati non ci dicono che c’è una risalita di magma verso la superficie”, ha detto Francesca Bianco, direttrice vulcani Ingv.
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