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POZZUOLI| Tentato omicidio fuori la discoteca, assoluzioni e sconti in Appello 

Colpo di scena al processo di Appello per il tentato omicidio avvenuto nel novembre 2023 fuori la discoteca “Queen” di Pozzuoli dove Giuseppe D’Agostino venne trafitto da una coltellata in pieno petto che quasi centrò il cuore. In arresto finirono quattro giovanissimi vicini agli ambienti del clan Moccia di Afragola.

Il processo in Appello però ha ribaltato le condanne arrivate in primo grado. La seconda sezione della corte di appello di Napoli, presieduta dal giudice Maria Francia, ha assolto Antonio Nobile e Domenico Di Micco dall’accusa di tentato omicidio, condannandoli a soli 6 mesi per la detenzione della mazza da baseball con cui venne picchiata la vittima (fonte Internapoli.it).

Entrambi in primo grado erano stati condannati ognuno a 6 anni e 8 mesi di carcere per concorso anomalo in omicidio. Gianluca Forte, ritenuto l’esecutore materiale dell’agguato, ha rimediato 7 anni e 4 mesi, concesse le attenuanti generiche, a fronte dei precedenti 10 anni di reclusione. 

Luigi Nobile, che era accusato solo del reato di rissa, ha avuto una pena di 1 anno e 4 mesi a fronte dei procedenti 3 anni. I quattro imputati sono tutti difesi dall’avvocato penalista Dario Carmine Procentese. Tra i responsabili dell’aggressione c’erano anche i figli di Giovanni Forte “’o luongo”, elemento di spicco del clan Moccia di Afragola, e il figlio di Raffaele Nobile, ritenuto anche lui contiguo al clan Moccia.

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