POZZUOLI| Sale la tensione tra il sindaco e la polizia municipale: rischio stato di agitazione

Non si placa la tensione tra il comando di Polizia municipale, il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni e la comandante Silvia Mignone. Dopo la querelle di Natale, sfociata nello stato di agitazione, a seguito di un’ordinanza contingibile e urgente emessa dal sindaco, c’è il rischio che la situazione si ripeta.
In un nuovo documento indirizzato al primo cittadino di Pozzuoli e alla comandante della polizia municipale, la Cgil annuncia lo stato di agitazione qualora non venissero accolte quattro richieste ritenute essenziali per la “tutela del benessere psicofisico del personale”.
La sospensione della turnazione in h24 e dei turni oltre la mezzanotte, salvo l’istituto della reperibilità per gli eventi calamitosi; il ripristino del riposo domenicale in ottemperanza all’accordo stralcio firmato; la revoca immediata della disposizione sul recupero turno in casa di malattia, peraltro nemmeno attuata in modalità equa e non discriminante tra i lavoratori e il rispetto di tutti i diritti riconosciuti al personale dalla vigente normativa legislativa e contrattuale.
Secondo il sindacato, si tratta di un modello di organizzazione del lavoro non realizzabile con l’insufficiente numero di unità disponibili e con un sistema di turnazione caratterizzato da troppe fasce orarie (per lo più con turni disagiati che non garantiscono i legittimi riposi e ostacolano la conciliazione vita-lavoro).
Quanto richiesto, ormai da tempo, “non è più procrastinabile a causa di un costante aumento dello stress lavorativo, legato ad un prolungato sovraccarico di lavoro, alla riduzione dei periodi di riposo, alla contrazione della possibilità di richiedere licenze e permessi, alla mancanza di garanzie di sicurezza per gli operatori ed all’assenza di protocolli territoriali interforze”.
Dopo gli eventi di dicembre, “non progettati né tantomeno adeguatamente incentivati, i tavoli tecnici hanno prodotto solo richieste di proroga. Nel contempo la polizia municipale ha continuato e continua a lavorare con ritmi e turnazioni estremamente gravosi, senza vedere alcuna soluzione”. Se entro una settimana non ci sarà riscontro alle richieste, la Cgil preannuncia la riattivazione dello stato di agitazione e il coinvolgimento delle istituzioni competenti a tutela dei diritti dei lavoratori.
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