“Trivellazioni per placare il bradisismo”: la teoria degli scienziati per i Campi Flegrei
Tante sono state negli ultimi mesi le soluzioni proposte per combattere il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei. Secondo l’idea di molte di esse, lo scopo è quello di agire sugli immediati effetti sismici del bradisismo ma, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica American Mineralogist, c’è una teoria per prevenire e placare il fenomeno.
Un team di autorevoli Ricercatori internazionali, tra i quali figura anche l’italiano Benedetto De Vivo, sostiene la teoria secondo la quale la crisi bradisismica è dovuta alla risalita dei fluidi e non a quella del magma, che viceversa cristallizza nella sua corteccia più esterna, espellendone così quelli che risalgono verso la superficie. In quest’ottica sarebbero da prendere in considerazione le trivellazioni, in modo da agire come valvola di sfogo per i fluidi ad alta pressione che determinano risalita e terremoti.
Questo studio, destinato sicuramente a far discutere considerando anche la bocciatura delle trivellazioni a Pisciarelli proposte circa 14 anni fa, prevedrebbe, secondo quando spiega il prof. De Vivo, “almeno 10 buchi entro una profondità di 3 chilometri, alcuni dei quali potrebbero essere eseguiti anche in mare“. Mantenendo lo scopo di far diminuire la pressione, tale azione sarebbe da eseguire in ogni caso lontano dai centri di maggiore densità abitativa in via precauzionale.
Nonostante siano aumentate le possibilità di trivellazioni in sicurezza rispetto alla precedente proposta, resta vivo il dibattito della comunità scientifica, tra chi pensa a questa soluzione come fattibile e chi, invece, crede che si corra il rischio di squilibrare un sistema ancora in parte sconosciuto e provocare una risalita del magma dal sottosuolo.
*Pozzuoli News 24 è anche su WhatsApp. E’ sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.