Dalla scossa 4.6 allo sciame del 20 maggio 2024: la cronistoria del bradisismo nell’ultimo anno

Una scossa di magnitudo 4.6, registrata alle ore 12:47, ha portato nuove preoccupazioni nel territorio dei Campi Flegrei. Negli ultimi mesi però i terremoti di maggiore entità si stanno intensificando, tant’è che la scossa è la più alta registrata negli ultimi 40 anni nell’area flegrea, uguagliando quella verificatasi la notte del 13 marzo scorso. Scosse che hanno interessato anche e soprattutto la zona di Bagnoli, dove si sono registrati oltre 300 sfollati solo per il quartiere napoletano.
E’ passato un anno e poco più dalla serata del 20 maggio, quando l’emergenza bradisismica ha iniziato a intensificarsi, con 150 terremoti nella sola notte. Da allora si contano oltre 2 mila sfollati, che hanno dovuto far fronte all’impossibilità di tornare nelle proprie abitazioni. Passano solo due mesi ed ecco che nel luglio del 2024 arriva una scossa di magnitudo 4.0. Così come quella precedente lascia la popolazione con grandi dubbi sull’imminente futuro flegreo.
Fino all’arrivo del nuovo anno c’è una relativa tranquillità, con scosse che si susseguono nel tempo, ma tutte di minore intensità rispetto alle precedenti. Arriviamo così al febbraio del 2025, con un lungo sciame sismico che porta a centinaia di scosse con attenzione massima sulle due di magnitudo 3.9 registrate il 16 ed il 17 febbraio.
Ecco poi il momento topico, con il 13 marzo 2025 che fa segnare la scossa più forte degli ultimi 40 anni, di magnitudo 4.6. Intensità replicata nella giornata odierna, e che segna ancora una volta il segno della paura del domani nei cittadini dell’area flegrea. Mentre due mesi fa scossa di intensità poco minore, di magnitudo 4.4, che porto preoccupazione tra i cittadini puteolani.
Andando poi ad analizzare gli altri dati, si nota come dal 1950 il suolo si è sollevato di oltre 4 metri, mentre si contano oltre 20mila sismi.
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