“Clan Longobardi-Beneduce unito nonostante gli scontri”: ecco cosa dice il report della Direzione Investigativa Antimafia

Secondo il report della Direzione Investigativa Antimafia l’area flegrea è tradizionalmente legata al clan Longobardi-Beneduce. Nonostante alcuni scontri non c’è mai stata una scissione. Attriti tra i due gruppi emersi in merito alla spartizione delle attività illegali e documentati da un’ordinanza di custodia cautelare a carico di due persone affiliate al clan e accusate di tentata estorsione nei confronti di un titolare di un’impresa funebre.

Nonostante qualche collaboratore di giustizia, dal report si evince che il gruppo è ancora coeso. I principali interessi dell’organizzazione camorristica vanno dallo spaccio e dunque dal controllo delle piazze fino all’estorsione.

Nel 2022 l’arresto di sei persone, a Pozzuoli, tutte accusate di concorso in lesioni gravi, detenzione e porto abusivo di armi, con l’aggravante delle modalità e delle finalità mafiose ha contribuito a tracciare il tipo di attività.

Gli arrestati, infine, avrebbero sparato una persona che non avrebbe rispettato gli accordi sulle spartizioni ottenute dalle estorsioni.

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