
Ancora una volta una storia di tentato femminicidio, in questo caso però c’è un lieto fine. Una donna infatti subisce violenze dall’ex compagno, ma viene salvata dalla figlia 13enne nel cuore della notte.
Il padre, da settimane, non vive più in casa. La relazione con la madre si è chiusa nel peggiore dei modi, con un calcio allo stomaco. Era solo l’ultimo episodio di una lunga scia di insulti, minacce e violenze.
È notte fonda quando il vetro di una finestra va in frantumi. La piccola, svegliata dal rumore, stringe i fratellini impauriti e corre dalla madre. L’uomo è entrato armato di un cacciavite con il manico giallo. Raggiunge la stanza in cui un tempo dormiva con la moglie e la afferra per il collo. La minaccia di ucciderla, con i bambini paralizzati dalla paura.
La tredicenne, con voce calma, cerca di placare l’uomo. Gli parla con dolcezza, gli dice che “andrà tutto bene”, che “sistemerà lei le cose”. Intanto prende il telefono e chiama i carabinieri. Aggiunge un ultimo avvertimento, con parole semplici ma forti: “Vai via, altrimenti poi non ci vedi più”.
L’uomo, spiazzato, abbassa le mani e si allontana. Il cacciavite è ancora stretto nel pugno. Sette minuti più tardi, i militari della sezione radiomobile di Torre del Greco lo intercettano in strada e lo arrestano. Il 37enne è ora in carcere: dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento e violazione di domicilio.
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