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Puteolana, non c’è feeling con Manzoni e Monaco: Di Costanzo medita di abbandonare il calcio

Un amore ultracentenario da una parte, dall’altra un feeling mai nato con chi è succeduto alla decennale fascia tricolore Vincenzo Figliolia, dichiarato tifoso della Puteolana, che diede la “benedizione” ai Di Costanzo ai ponti di comando della Puteolana, perché da anni l’ex arbitro (di fede juventina e granata) cercava imprenditori credibili per un progetto calcistico a Pozzuoli, per tendere al grande sogno chiamato serie C.

Le 24 ore di riflessione di Salvatore Di Costanzo, dopo il fugace non caffè al Comune. Si è preso 24 ore di tempo per decidere il capofamiglia della Puteolana, ma ha dichiarato a tifosi e appassionati presenti che è tentato di ritirare la squadra dal campionato, e di abbandonare il calcio, per mancanza di prospettive, non vedendo un’amministrazione vicina alla quotidianità della Puteolana.

Persi incassi ed effettuate spese extra per una Puteolana costretta a emigrare nella vicina Quarto, senza la possibilità di poter disporre al Conte, in via Virgilio 1 ad Arco Felice, di due locali richiesti, per la segreteria e per gli uomini del magazzino, con i ragazzi del mister Salvatore Marra che quotidianamente si allenano in una struttura privata e all’avanguardia, in quel di Licola, al Ness. Poi si sa che ogni amministrazione per sostenere lo sport territoriale fa da “pierre” per favorire l’ingresso di partner commerciali, accade da Trento a Canicattì… come si suol dire.

E gli sponsor della Puteolana del presidente Pietro Di Costanzo attualmente sono quasi tutti di matrice non puteolana, eccezion fatta per un noto impianto di riciclo di rifiuti, che da anni sostiene la squadra cittadina, anche perché tra i suoi dipendenti ci sono tanti tifosi della Puteolana, e di un’azienda da sempre vicina ai noti imprenditori di Pianura. All’esterno di via Tito Livio si vocifera di “promesse non mantenute”, prima e dopo il faccia a faccia tra Puteolana e Comune di Pozzuoli, e si ricorda che nella gara a cardiopalma con l’Angri, che decretò la promozione in D sul campo, in piena campagna elettorale, l’attuale Sindaco Gigi Manzoni si mostrava tra i tifosi indossando, festante, una maglia della Puteolana.

Le forze dell’ordine sono all’esterno e all’interno dei locali comunali di via Tito Livio, ma tutto fila liscio sul piano dell’ordine pubblico per la compostezza dei presenti. Che hanno messo da parte lo striscione “la 1902 non si tocca” quando Di Costanzo senior, in compagnia del team manager Giovanni Marra, e di tre tifosi, sono stati ricevuti nella palazzina 7, attesi dal duo Manzoni-Monaco. Accompagnati da applausi alle 17:15 sono entrati in Comune per uscire dopo 40 minuti con un Salvatore Di Costanzo con il morale sotto i tacchi.

Perché il rappresentante del gruppo Di Costanzo attendeva ben altro incontro, non attendendosi nella stanza del primo cittadino puteolano alcune persone di sua fiducia, e rappresentanti delle forze dell’ordine. Soprattutto attendeva d’essere accolto con qualche “fatto” concreto da parte degli amministratori locali. Un incontro che non ha portato agli effetti sperati per chi ha a cuore le sorti del calcio a Pozzuoli, pertanto, nonostante la squadra che rappresenta in Italia il comprensorio flegreo sia tornata a giocarsi le sue chance di promozione in C, dopo 24 anni.

La famiglia Di Costanzo dall’estate non ha lasciato nulla al caso, successivamente ad aver rilevato il titolo sportivo del Real Casalnuovo, allestendo una compagine forte sia sul piano dirigenziale che di gruppo squadra, così da agosto è tornato il grande entusiasmo attorno ai cosiddetti Diavoli Rossi, che è andato alle stelle con le cinque vittorie di fila che hanno riportato i granata in testa, in serie D, dopo quasi 25 anni. Il team di mister Sasà Marra è reduce da due sconfitte in trasferta, nei big match di Guidonia e Cassino, ma resta uno dei team più accreditati per la vittoria finale nel girone G della quarta serie nazionale.

Ma prima della trasferta ciociara c’è stata l’ultima diatriba con il comune di Pozzuoli per la richiesta negata di poter svolgere gli allenamenti di mercoledì e giovedì sul prato verde di Arco Felice. Per l’ingegnere responsabile del “caso Conte” a oggi il manto erboso è utilizzabile solo con scarpette di ginnastica, e non chiodate. Secondo i piani e soprattutto la lenta burocrazia si potrà calcare il nuovo manto erboso del Conte, per giocare al calcio, solo nei prossimi mesi, da gennaio in poi.

La manifestazione civile di cento fedelissimi della Puteolana ha movimentato la giornata di mercoledì 17 dicembre 2024 all’esterno della casa comunale di via Tito Livio, insomma; iniziata alle 17 con sventolio di bandiere, cori anti Manzoni e Monaco, sindaco e assessore allo sport del “capoluogo” flegreo, che negli ultimi mesi si è trovato senza stadio cittadino, causa installazione di riflettori (con i tornei agonistici in corso) con danneggiamento del terreno di gioco.

Per la figuraccia delle voragini e danneggiamenti al Conte il duo Manzoni-Monaco si è scusato, per il resto non può dare nessuna garanzia di collaborazione sostanziale alla Puteolana né per l’immediato, né in chiave futura. Di Costanzo mesi fa propose lavori di adeguamento attraverso il Credito Sportivo come a Palma Campania, ma nel “non incontro” delle ultime ore è emerso il no a questa soluzione con l’idea di utilizzare i fondi del PNRR spendibili entro il 2026 per l’impiantistica cittadina.

La Puteolana -squadra intanto- il club non fa mancare nulla di propria responsabilità – cerca di tramutare la rabbia per un’amministrazione non vicina e non amica della squadra cittadina in carica agonistica, sebbene Salvatore Di Costanzo ha dichiarato ai tifosi che se l’atteggiamento del duo Manzoni-Monaco continuerà a essere non amicale (eufemismo) nei confronti di chi con i fatti ha fatto parlare positivamente della Pozzuoli calcistica negli ultimi mesi, ritirerà la squadra dal campionato garantendo tutti i pagamenti a tesserati e fornitori, abbandonando definitivamente il calcio con il figlio Pietro, il presidente, e tutto il suo gruppo imprenditoriale.

Solo a Pozzuoli i Di Costanzo vogliono fare calcio, e domenica a Quarto non sarà solo l’ultima giornata d’andata del girone G di serie D. Alle 15 si giocherà Puteolana-Terracina, con la tribunetta del Giarrusso che dovrà ardere di passione per la “grande bandiera” della Puteolana 1902, una delle squadre storiche del calcio meridionale, e considerata dagli esperti delle categorie pallonare una isola felice, che necessitava solo di un presidente forte economicamente per sognare in grande. Una vittoria, dentro e fuori dal campo, per lanciare un messaggio, la Puteolana e la sua gente non mollano.

A oggi i Di Costanzo sono stanchi, è il giorno delle riflessioni. Ma la macchina organizzativa per disputare la giornata 17 di serie D è già bella e fatta. I laziali avevano chiesto di anticipare al sabato il match ma non c’è la possibilità di anticipare a Quarto. Mai come stavolta… testa alla prossima. Perché domenica Salvatore e Pietro Di Costanzo, la presidenza, e la dirigenza, staff tecnico ed entourage sanitario, insieme alla passionale tifoseria, che unisce generazioni quando la Puteolana ha credibilità calcistica come quella dell’attualità, hanno la possibilità di mostrare prima, durante e dopo, che si sbaglia chi considera la P di Puteolana una patata bollente.

E’ un patrimonio della città, con la P maiuscola…ed è la gente che ha il granata nel cuore che è chiamata a dare una carica aggiuntiva a non mollare…anzi a rilanciare, da parte dei Di Costanzo. Non gettando la spugna, maggioranza e opposizione comunale potranno iniziare a svegliarsi dal sonno, non parlando e pensando alla Puteolana e alla sua gente soltanto in campagna elettorale.

Antonio Russo
Direttore Responsabile Pozzuoli News 24
[email protected]

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