Non solo la sconfitta, amara soprattutto in chiave classifica, ma anche la mezza beffa per la Puteolana 1902. Contro il Terracina infatti arriva il k.o., ma l’episodio più rilevante arriva prima del fischio d’inizio. Infatti, la squadra ospite in considerazione dei lavori svolti allo stadio Domenico Conte, ha chiesto al Direttore di Gara di controllare le misure del campo di gioco. Dalle linee laterali, sino ad arrivare alle porte.
Ed è proprio da quest’ultime che è arrivata l’amara scoperta. Dai rilievi svolti dall’arbitro è emerso che entrambe erano più basse rispetto a quanto preveda il regolamento. Una vera e propria disgrazia considerato che tutto ciò è avvenuto a meno di un’ora dal calcio d’inizio. E, nonostante la società granata avesse fatto grandi sforzi per poter tornare a giocare all’impianto di Arco Felice, non ultimo l’incontro in settimana con il sindaco Manzoni, ecco che si è arrivati al rischio di perdere la gara a tavolino.
Armati quindi di buona volontà e oggetti di fortuna, dei componenti della società granata con il supporto dei custodi dell’impianto, hanno fatto tutto il possibile per far rientrare le porte nelle misure regolamentari. Dopo tanta fatica si è riusciti ad ottemperare ad una mancanza che trova colpe in chi doveva garantire che dopo tre mesi di chiusura dello stadio Domenico Conte, tutto fosse in ordine. Ed ecco quindi che sorge la domanda, spontanea: l’amministrazione dov’era? E soprattutto, come risponderà di fronte ad una figuraccia (nazionale) evitata grazie ad un intervento in extremis?
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