POZZUOLI| Rione Terra percorso archeologico, il telefono squilla ma nessuno risponde. L’attacco di Volpe: “Il problema è la gestione”

Al Rione Terra di Pozzuoli la gestione del percorso archeologico non sembra funzionare al meglio. Se si contatta il numero telefonico per prenotare la visita del percorso, nessuno risponde. E’ questo quanto ha dichiarato, e mostrato in un video social, il consigliere di minoranza Riccardo Volpe di “Pozzuoli Ora”.

Quest’ultimo ha sferrato un attacco all’amministrazione: “Se il Comune ti porta i soldi fino a casa, a prescindere dal tuo lavoro e dai tuoi risultati, non rispondi nemmeno al telefono”. E, ha lanciato la sua proposta: “Il Comune non deve spendere soldi e deve fare in modo che dall’altro lato ci sia una cooperativa di giovani che possa gestire il bene e possa creare il lavoro autonomamente”.

Questo è quanto ha dichiarato il consigliere di minoranza Volpe, con in allegato il video “dimostrativo”: “Rione Terra Percorso Archeologico: squilla il telefono ma nessuno risponde (spoiler: sono 5 minuti di attesa, quindi potete anche passare avanti al min. 3.00). Il problema, come dicevamo, non è chi gestisce, ma il modo in cui è pensata questa gestione. Noi siamo sempre della stessa idea: i nostri beni archeologici, naturalistici e paesaggistici possono essere valorizzati senza che il comune sborsi niente. Anzi, in questo modo si da la possibilità a cooperative di giovani di rimboccarsi le maniche e promuovere quanto più possibile il territorio, per avere più visitatori, quindi più lavoro, quindi più guadagni. Se invece il Comune ti porta i soldi fino a casa, a prescindere dal tuo lavoro e dai tuoi risultati…non rispondi nemmeno al telefono”. 

E, ha concluso con la sua proposta: “Fin quando il Rione Terra avrà questo tipo di gestione dove il Comune spende dei soldi e non da la possibilità di valorizzare quel bene creando lavoro e opportunità non ci sarà mai chi risponderà a quel telefono. La nostra proposta è diversa: il Comune non deve spendere soldi e deve fare in modo che dall’altro lato ci sia una cooperativa di giovani che possa gestire il bene e possa determinarsi e creare il lavoro autonomamente. In questo modo risponderebbero subito al telefono per avere qualche visitatore in più”.