POZZUOLI| Monteruscello Fest, Pozzuoli ORA: “Non chiamatela festa popolare”

Al via oggi, lunedì 11 settembre, la seconda edizione del Monteruscello Fest con il concerto di Gigi Finizio. Ma non tutti sono d’accordo con l’evento gastronomico e di spettacolo che si terrà nel quartiere di Monterusciello a Pozzuoli. Tra questi, il movimento d’opposizione “Pozzuoli ORA!”.

“Il Monteruscello Fest non ha nulla a che fare con la riqualificazione del quartiere, con il rilancio della periferie e con tante dichiarazioni che sono state rilasciate. È una chiara (e sotto questo aspetto anche lodevole) operazione di marketing gastronomico. Si invitano alcuni tra i più grandi chef della Campania e tra i migliori ristoratori, per fargli conoscere i prodotti locali e farli cucinare con quelli”, afferma il consigliere di minoranza Riccardo Volpe di Pozzuoli ORA!.

E continua: “È chiaro che il popolo, la periferia, c’entrano ben poco. Anche la “Festa a Vico”, famosissimo appuntamento della gastronomia italiana, è un evento a pagamento, con un biglietto che va anche fino ai 300 euro a persona. E nessuno dice niente, perché lo scopo è chiaro, come dovrebbe essere per il Monteruscello Fest: un appuntamento per promuovere alcuni prodotti del territorio in circuiti di chef stellati e ristoranti di pregio. Anche vendere i nostri prodotti in questi circuiti serve, ed affiancare a questo la beneficenza è cosa buona e giusta”. 

“Se così fosse stato spiegato, nulla quaestio. Ma le parole che non possiamo condividere sono “evento per la valorizzazione e la periferia”. Eh no, non è così. A Monterusciello serve attenzione agli alloggi popolari, iniziative popolari e gratuite, attivazione di spazi dedicati all’aggregazione e al sociale, luoghi di incontro e di studio, decontribuzione per chi organizza eventi dedicati ai bambini”. 

In conclusione: “Tutte proposte che abbiamo messo in campo e che attendono risposte. Quello che si terrà stasera e domani sera è un appuntamento per pochi, forse più per gli addetti ai lavori, che fa ovviamente rumore nel silenzio di un’estate che a Monterusciello non ha portato nessuno evento, nessuna iniziativa, nessuna occasione di svago. Chi può ci vada: per la beneficenza e per l’esperienza culinaria. Ma che sia chiaro: la riqualificazione della periferie è ben altra cosa”. 

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