POZZUOLI| “Irrealistica l’idea di collocare la popolazione puteolana lungo la Napoli-Bari”

*Riceviamo e pubblichiamo
“L’idea del Prof. Adriano Giannola di collocare fasce di popolazione puteolana lungo la direttrice residenziale Napoli Bari mi sembra poco realistica. Anche se coglie una questione vera che è la esigenza di guardare al futuro di Pozzuoli e dei Campi flegrei con un pensiero di medio lungo periodo. In realtà già nelle altre crisi bradisismiche nel 1970 e, in modo più consapevole, nell’1983-84, si predispose da parte del governo locale e nazionale, una risposta che guardava alla prospettiva.
Il “Progetto Pozzuoli” redatto dall’Università di Napoli in convenzione con il Comune e con il Governo rispondeva a questa esigenza: un pezzo nuovo di Città a Monteruscello e recupero “possibile” del centro storico. Qualche studioso proponeva di trasferire Pozzuoli nella zona di Villa Literno, qualche altro di lasciare tutto immutato. Il Comune di intesa con il Governo e, sulla base di valutazioni scientifiche, scelse la zona di Monteruscello, lungo la direttrice nord. La cui conformazione geologica era più adatta dal punto di vista sismico.
La direttrice nord è sempre stata storicamente, e non credo a caso, quella più “naturale” per l’esodo da Pozzuoli e dai Campi Flegrei. Anche in Epoca Romana la direttrice era dal porto, attraverso la Via Campana, fino a Roma e, così, poi, con la via Domitiana. La costa tirrenica da Gaeta fino alla Cinque Terre è piena di insediamenti puteolani e perfino a Portoferraio. Ma, per tornare alla situazione attuale, in questa fase occorre affrontare alcune priorità. Bisogna procedere alle indagini di vulnerabilità degli edifici più esposti al rischio sismico (tale indagine fu già fatta per tutti gli edifici della zona A nell’83-84 dall’equipe del Prof Elio Giangreco).
Vanno avviati rapidamente i lavori di ristrutturazione del patrimonio pubblico e privato, nonché affrontata la emergenza abitativa per quanti sono stati sgomberati. Tutto ciò è necessario per fronteggiare il rischio sismico. Scenari diversi, su cui sono in corso importanti studi. Nonché il lavoro della Protezione civile e degli Organi dello Stato, richiedono ben altro tipo di intervento. “Pozzuoli balla su un incerto futuro”; così disse la BBC in un servizio allarmistico su Pozzuoli nel 1984. Facciamo in modo, per quanto “umanamente possibile”, che questo futuro possa essere scritto nelle condizioni più sicure che la Scienza è in grado di proporre”. Arturo Marzano.
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