POZZUOLI| Inchiesta sul cimitero, 5 indagati tornano al lavoro 

Sono tornati al lavoro cinque dei dieci dipendenti del cimitero comunale di Pozzuoli, che erano indagati tra loro per truffa e falsa attestazione delle presenze sul posto di lavoro, mediante lo scambio improprio di badge elettronici. 

Altri tre indagati, invece, sono stati licenziati poiché nel periodo compreso tra il 9 aprile e il 2 novembre del 2019, erano già stati assunti come dipendenti comunali. Uno di loro resta sotto giudizio, mentre il più anziano è ormai in pensione. I cinque lavoratori del cimitero di Pozzuoli sono tornati a svolgere altre e diverse mansioni da quello cimiteriale, poiché attualmente i servizi sono gestiti da una ditta esterna

L’accusa nei confronti dei cinque è caduta, in quanto la difesa degli avvocati Gennaro Maione e Salvatore Matarazzo, ha dimostrato che in quel periodo non erano ancora dipendenti comunali ma Lavoratori Socialmente Utili. 

L’inchiesta – E’ stata coordinata dal pubblico ministero della Procura di Napoli, Danilo De Simone, e condotta dalla Polizia Municipale di Pozzuoli. Sono 428 gli episodi finiti all’attenzione dell’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati i dieci lavoratori in servizio presso il cimitero di Pozzuoli. Tutti si occupavano di servizi cimiteriali tra cui tumulazione, scavo e traslazione di salme, nel periodo compreso tra il 9 aprile e il 2 novembre del 2019. 

Gli investigatori, mediante tre telecamere posizionate negli uffici amministrativi del cimitero di via Luciano, di cui una che puntava direttamente al dispositivo marcatempo, hanno ripreso entrata e uscita dei lavoratori dal cimitero.

Incluso il passaggio dei badge riuscendo a certificare le assenze di coloro i cui nomi invece venivano riportati sui tabulati delle presenze. In questo modo ottenevano indebitamente in busta paga giornate di lavoro mai effettuate o effettuate parzialmente. Il danno arrecato alle casse del Comune di Pozzuoli e dell’INPS (per gli LSU) è stato quantificato intorno ai 20mila euro. 

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