POZZUOLI| Emanuele Blandamura nel carcere femminile per il progetto “Boxando s’Impara”
Nel 2021 il progetto a carattere nazionale “Boxando s’Impara”, ideato e promosso dalla Federazione Pugilistica Italiana, con focus sul percorso formativo e valoriale della boxe all’interno degli istituti scolastici e penitenziari, è stato lanciato presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.
Da allora il pugilato non ha mai smesso di formare le detenute, grazie alla preziosa collaborazione dell’ex campionessa e oggi tecnico federale Carmela Chiacchio. Recupero sociale e reintegrazione sono l’obiettivo primario della FPI e della Direttrice Maria Luisa Palma che, avvalendosi del grande ausilio dell’educatrice Adriana Intilla, ha sposato in pieno il ruolo inclusivo della boxe, disciplina che educa al rispetto delle regole e dell’avversario, canalizzando l’aggressività e facendo acquisire sicurezza e autostima.
Dopo l’incontro effettuato un anno fa in occasione della seconda edizione di “Boxando s’Impara”, l’Ambassador FPI Emanuele Blandamura è tornato a trovare le detenute e questa volta ad accompagnarlo è stato l’artista Fabrizio del Prete: “Insieme all’amico e noto street artist abbiamo voluto donare all’istituto un murales incentrato sulla pace, la legalità e l’amore che trionfa sull’odio. Fabrizio ha già realizzato opere in tutto il mondo, in particolare in una delle più pericolose favelas di Rio De Janeiro, Ciclade de Deus. Un gesto importante per imprimere e affermare il grande connubio tra boxe, arte e sociale”.
Il Campione Blandamura ha consegnato alle detenute anche alcuni libri sul buddismo e di vario genere da parte di BOOKS for PEACE, il Premio Internazionale di cui è Ambasciatore, ideato e promosso dal Prof. Antonio Imeneo, Prof. Antonio Imeneo, Direttore di UniFUNVIC Europa.
Dal teatro della Casa Circondariale, in cui Blandamura e De Prete hanno portato la loro testimonianza di vita, alla palestra dove “Sioux”e la Chiacchio hanno tenuto una lezione di boxe. “Spero che questo progetto possa essere d’esempio per tutte le realtà carcerarie d’Italia – sottolinea soddisfatto Blandamura -, in quanto volto al bene, al recupero delle persone e non all’annientamento. Con la FPI vogliamo lasciare un segno o meglio un sogno a chi può ripartire grazie agli insegnamenti del pugilato”.
“Ogni detenuta – informa del Prete – avrà la possibilità di lasciare un suo aforismo, un suo pensiero che verrà trascritto sul muro per sempre, accanto alla frase storica di Blandamura ‘non conto le vittorie ma le sconfitte che ho vinto’, espressione di come il Campione-Uomo abbia interpretato la vita, ripartendo dai propri errori per migliorare se stesso e gli altri”.
All’evento hanno partecipato anche l’ex Vicepresidente FPI e Arbitro Internazionale Enrico Apa e il Maestro Flavio Russo.