POZZUOLI| “Cerchiamo casa in affitto, mio padre è disabile. Rifiutati perché abbiamo animali”

*Riceviamo e pubblichiamo
“Scrivo questo appello per conto di mia madre, mia sorella e mio padre, una persona con disabilità al 100% che soffre di gravi problemi di deambulazione. La mia famiglia vive al Parco Bognar, a poca distanza dalla Solfatara di Pozzuoli, un’area che negli ultimi mesi è stata colpita da ripetute e intense scosse di terremoto. A causa di questa situazione di instabilità sismica, hanno preso la difficile decisione di lasciare la loro casa e trovare un alloggio in affitto in un’altra zona, più sicura e lontana dal rischio bradisismico.
Questa scelta non è stata dettata solo dalla paura, ma da una necessità concreta: mio padre, a causa della sua condizione (disabile al 100% non riesce a deambulare correttamente), non ha la possibilità di mettersi in salvo rapidamente in caso di emergenza. Durante l’ultima forte scossa, avvenuta circa un mese fa, è rimasto inerme in casa, tremante e senza alcuna possibilità di mettersi al sicuro.
Tuttavia, la ricerca di una casa in affitto si sta rivelando un’odissea. Da mesi cercano un’abitazione in vari comuni lontani da Pozzuoli, ma incontrano continui ostacoli. La principale difficoltà? Il rifiuto sistematico da parte dei proprietari di accettare animali domestici. La mia famiglia ha due cani, e nonostante la disponibilità a occuparsi della loro gestione e a garantire che non arrechino danni all’abitazione, la risposta è quasi sempre un secco “no”. Anche per case non arredate, dove eventuali danni riguarderebbero solo i loro mobili, il diniego resta categorico.
Comprendiamo che ogni proprietario abbia il diritto di decidere chi ospitare nel proprio immobile, ma è incredibile come, in una situazione di emergenza e con una persona disabile in famiglia, non ci sia un minimo di flessibilità o comprensione. Il problema non riguarda solo qualche annuncio isolato: nella stragrande maggioranza dei casi, la presenza di animali viene vista come un ostacolo insormontabile, a prescindere da ogni altra considerazione.
Per questo ci rivolgiamo a chiunque possa aiutarci: proprietari di case in affitto, agenzie immobiliari o semplicemente chi sia a conoscenza di un’abitazione disponibile in una zona più sicura. Chiediamo solo un alloggio adeguato, dove mio padre possa vivere con serenità e sicurezza, senza il terrore di trovarsi bloccato in caso di nuove scosse. Se qualcuno ha la possibilità di offrire una soluzione, vi preghiamo di contattarci tramite l’email [email protected]. Speriamo che un gesto di solidarietà possa finalmente dare un po’ di serenità alla mia famiglia in questo momento così difficile”.
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