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Pozzuoli, al via ciclo di incontri nelle scuole su prevenzione e rischio sismico

«Gli incontri che abbiamo iniziato con le scuole su prevenzione e rischio sismico hanno come obiettivo fondamentale quello di condividere con i dirigenti, il personale scolastico e i genitori delle linee guida e un possibile schema di intervento in caso di uno o più eventi sismici che interessino gli edifici scolastici durante le lezioni, ma soprattutto di costruire insieme un cultura di protezione civile che consenta una corretta gestione dell’emergenza attraverso un efficace coordinamento di tutti i soggetti coinvolti». Lo dichiara il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia in riferimento al ciclo di appuntamenti organizzati dall’Ufficio comunale di Protezione Civile e avviati l’altro giorno a partire dall’istituto comprensivo Marconi. Oltre al primo cittadino, agli incontri partecipano l’ingegner Annamaria Criscuolo, direttore dell’Ufficio di Protezione Civile, il professor Mauro Rosi, vulcanologo, già membro della Commissione Grandi Rischi e direttore dell’Ufficio Rischio sismico e vulcanico del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, e la Comandante della Polizia Municipale Silvia Mignone.

«Nessuno piano o schema di intervento può funzionare se tutti coloro che sono coinvolti non fanno la propria parte – aggiunge il sindaco Figliolia -. E’ proprio questo il motivo da cui nasce questa iniziativa con lo scopo di individuare insieme quali sono i ruoli e le competenze dei soggetti coinvolti, sottolineando la necessità di coordinamento tra di essi e soprattutto ponendo attenzione sul ruolo fondamentale che rivestono i genitori. L’accadimento di condizioni simili a quelle determinatesi il 7 ottobre 2015, quando una serie di scosse avvenute tra le 9 e le 11:20 generarono il panico tra i genitori, potrebbero rendere necessario predisporre un piano di ritiro degli alunni dalle scuole con orari scaglionati in modo tale da non ricreare il blocco delle strade di accesso alle scuole. Questa evenienza richiede la partecipazione coordinata di dirigenti, personale scolastico, ufficio di protezione civile, comando di Polizia Locale e soprattutto dei genitori. L’obiettivo finale è soprattutto di sapere cosa fare e quando farlo senza lasciarsi prendere dal panico».

Gli incontri partono da un’analisi dello stato attuale del bradisismo che, come ben sappiamo, è caratterizzato da una fase di sollevamento del suolo a cui si associano scosse sismiche frequenti di diversa intensità per poi ripercorrere lo sciame sismico del 7 ottobre 2015 quando i genitori si precipitarono a scuola a prendere i propri figli causando il blocco totale della circolazione stradale e bloccando del tutto le vie di esodo e di accesso ai soccorritori. Un ruolo importante lo ebbe anche la particolare vicinanza all’ipocentro di alcune strutture scolastiche, poste a ovest del cratere della Solfatara, e il tipo di viabilità presente in questo settore.

Proprio per questa sfavorevole congiunzione di fattori, l’evento mostrò, con straordinaria chiarezza, tutte le fragilità connesse all’accadimento di una siffatta emergenza facendo comprendere quanto sia importante dotarsi in anticipo di un piano di intervento pronto per essere immediatamente dispiegato ed attuato.
Rispetto a quanto accadde nel 2015, le cose oggi sono profondamente cambiate avendo l’Ufficio di protezione civile del Comune assunto una consolidata capacità di far circolare in modo rapido l’informazione sugli eventi sismici attraverso la predisposizione del comunicato che viene pubblicato per ogni evento di magnitudo Md ≥ 1,5 sulla base delle comunicazioni pervenute dall’Osservatorio Vesuviano e avendo al tempo stesso strutturato un forte coordinamento con il Comando di Polizia Locale. Queste mutate condizioni costituiscono oggi una importante risorsa che Amministrazione e cittadinanza hanno a disposizione e che deve essere particolarmente identificata dalle famiglie degli studenti essendo questo un fattore capace di garantire la rapida attuazione di misure urgenti e coordinate di intervento per le scuole.

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