Paura sulla Circumvesuviana, sassi e fumogeni contro il treno con a bordo i tifosi del Sorrento

Sassi, bombe carta, fumogeni, spranghe di ferro: nella domenica di ieri, 26 gennaio, un gruppo di ultras ha assalito il treno della Circumvesuviana con a bordo dei tifosi del Sorrento, di ritorno da una partita a Torre del Greco contro la Turris, battuta 0 a 2. Secondo i primi accertamenti sono due i feriti, le cui condizioni di salute però non destano preoccupazione (qui il video).
L’assalto è avvenuto alla fermata della Circumvesuviana di via Nocera. Gli aggressori con volto coperto da sciarpe, passamontagna e caschi, hanno atteso l’arrivo del treno armati di bastoni, catene, mazze di ferro. Una volta giunto il convoglio, si sono scagliati contro i passeggeri a bordo, seminando il panico.
Non contenti, hanno anche lanciato numerosi fumogeni all’interno dei vagoni, generando fumo rosso e mettendo ulteriormente a rischio l’incolumità dei presenti. Sul caso sono in corso le indagini delle forze dell’ordine per risalire ai responsabili.
Così il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza: “Siete solo dei delinquenti! Non definitevi tifosi, non siete cittadini di Castellammare di Stabia. Quanto accaduto questa sera alla stazione della Circumvesuviana di via Nocera è un gesto ignobile, che non ammette scusanti, che va condannato senza mezzi termini. Questi sono atti perpetrati da chi ha scelto la violenza, infangando il nome della nostra città” ha detto il primo cittadino.
Dure le parole di Umberto de Gregorio, presidente Eav. “Questi sono animali non sono persone. Dei tifosi avevano evidentemente preparato un agguato e alcuni di loro sono saliti a bordo nel momento in cui hanno fatto la fermata a via Nocera. Il capotreno ha richiesto l’intervento dell’ambulanza per farla intervenire a Sorrento. Martedì abbiamo chiesto un incontro in prefettura perché anche la vesuviana come la metropolitana va presidiata. Solidarietà al personale viaggiante di Eav che ha dovuto fronteggiare una situazione al limite del possibile”.
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