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Galbiati RIP, giocò nella Puteolana

Il calcio italiano ed europeo piange la scomparsa di Italo Galbiati, storico secondo e tattico di mister Fabio Capello. Ricordava sempre con affetto i suoi anni da calciatore della Puteolana, e ripercorriamo la sua militanza con i Diavoli Della Solfatara grazie alla memoria storica del “pallone” granata, lo storico e giornalista Gennaro Gaudino, autore dei libri che ripercorrono la storia della Puteolana dal 1902 ad oggi, e del calcio tricolore. Galbiati ne fa parte a pieno titolo, e porta in Cielo una parte del “capoluogo” flegreo.

Italo Galbiati disputò con la Puteolana della famiglia Gamba il campionato semiprofessionistico di serie D 1967/68, collezionando 15 presenze e 4 reti. Con i diavoli rossi ricoprì due ruoli: quello di calciatore-allenatore insieme a Nicola Fumo, sostituendo in panchina Gennaro Boerio dalla sesta giornata. Esordì alla prima giornata di campionato del 24 settembre 1967 – BENEVENTO-PUTEOLANA 1-2. l’ultima presenza alla 27esima giornata del 31 marzo 1968 SAVOIA-PUTEOLANA 4-0.

Ex mezzala di Inter, Lecco e Como e storico vice allenatore di Fabio Capello, è morto a 85 anni. Dopo aver iniziato il suo sodalizio col tecnico friulano al Milan, Galbiati restò accanto a “Don Fabio” anche alla Roma, con cui vinse lo storico scudetto del 2001, alla Juve come collaboratore tecnico, al Real Madrid, e durante le avventure alla guida di Inghilterra Russia. Milan e Tottenham giocheranno con il lutto al braccio nel ritorno degli ottavi di Champions League.

Cresciuto come calciatore nell’Inter, squadra con la quale ha disputato una solo partita in Coppa delle Fiere, Galbiati si trasferì alla Reggina nel 1959-60 per giocare poi sei anni al Lecco fino al 1966 e chiudere la carriera al Como l’anno successivo, prima dell’esperienza a Pozzuoli. Negli anni ‘70 fu dirigente nel settore giovanile dell’Inter, riuscendo a scoprire Walter Zenga, ma fu nel decennio successivo che iniziò il sodalizio al Milan con Fabio Capello.

In rossonero ricoprì anche la carica di allenatore per tre brevi periodi (nel 1981, poi nel 1982, sostituendo dalla 17° giornata del campionato 1981-1982 Gigi Radice, e nel 1984, sostituendo dalla 25° giornata del campionato 1983-1984 Ilario Castagner), ma come detto Galbiati ha legato indissolubilmente il suo nome a Fabio Capello. Storico vice del tecnico friulano in un rapporto che attraversò un decennio di Milan e che proseguì poi alla Roma e da lì al Real Madrid, alla Juve (in bianconero non rivestì i panni del vice allenatore, ma quelli di collaboratore tecnico) e poi ancora con l’Inghilterra e con la Russia.

CAPELLO: “AMATO E RISPETTATO DAI GIOCATORI”
Ho mille pensieri per Italo, non uno solo. Un personaggio incredibile per la sua bravura e per il rapporto che aveva con la squadra. Con lui ho lavorato per più di 20 anni. Trasmetteva fiducia ed era un grande conoscitore di calcio ma soprattutto era amato e rispettato dai giocatori, due aspetti importantissimi“. Così a LaPresse, Fabio Capello, nel ricordare Italo Galbiati, ex calciatore e suo storico vice, scomparso oggi all’età di 85 anni. “Lavorava singolarmente sulle carenze dei giocatori per farli migliorare tecnicamente, dove erano carenti – ha aggiunto – . Il suo stile sarebbe attuale anche adesso visto che certi esercizi e certi lavori non li fanno più”.

(Credit photo – Gennaro Gaudino)

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