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Manzoni, ora “testa al PD Pozzuoli” con Franco Cammino Segretario

È un magic moment per il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni. Dentro e fuori dal campo: maggioranza stabile, consenso in città pure. Nessun rimpasto o ribaltone in vista, e alleanze stabili con il vicesindaco Monaco, la sponda “Verdi”, il navigato Fenocchio, e il resto della ciurma vincente a fine primavera. E le spalle coperte tra Campania e Napoli, e una Città Flegrea che è nuovamente nei pensieri delle stanze dei bottoni in Regione e un dialogo continuo con il Comune di Napoli, per i primi cittadini flegrei, gli isolani, e soprattutto quelli dell’area giuglianese, strizzando l’occhio al litorale domizio.

Manzoni Sindaco, e Figliolia all’opposizione, ha chiuso il progetto della grande unione dei comuni di Napoli Nord, sotto l’egidia dell’ex deputato Lello Topo. Sindaci flegrei e sindaci del giuglianese che da progetto politico dovevano sostenere con forza la conferma dell’Onorevole Topo, che invece non ce l’ha fatta per poche manciate di voti. Adesso tutti a sostenere il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini come nuovo segretario del PD, un partito che in Italia perde pezzi, mentre in Campania e nel Napoletano resta forte, sui territori. E si prepara a una nuova mazzata dai cittadini, dopo l’imminente voto regionale, con il Lazio promesso sposo del Centro-Destra.

LA PERDITA DEL SIMBOLO PD, CONTI ALLA MANO, ZAVORRA PER ISMENO. La grande voglia di continuare al meglio la sua carriera politica da “primo” sempre, di Manzoni ha rappresentato il grande assist per chiudere la partita del duopolio Casillo-Topo, tra Napoli Sud e Napoli Nord, successivamente alla campagna proficua e trionfante del De Luca Bis in Regione. Lì dove in Città Flegrea fece la sua parte in campagna elettorale, l’adepto Manzoni “portando” i designati dai due “vassalli” del Re regionale De Luca. E le due indagini sull’ex Figliolia, in “guerra” politica con Topo, portarono i fedelissimi e il tre volte primo cittadino, costituenti così la civica “Figliolia per la Città”. “Chi perde perderà in futuro anche il PD“, irradiavano gli esperti.

Riavvolgendo il nastro per la sconfitta, numeri alla mano, è stata determinante la perdita del simbolo PD a Pozzuoli, con l’indagine scattata a fine aprile. Incandidabile per il codice PD, dopo che dalla direzione nazionale fu legittimata la candidatura a sindaco di Paolo Ismeno. Toccava a Ismeno per le regole interne comporre la lista. Ma in teoria. Il PD Pozzuoli dell’ex segretario Tufano rappresentava Figliolia, messo alla finestra dai rami extracittadini del partito. Solo contro tutti, “fuori” Pozzuoli, Enzo “ha fatto” il primo eletto in città ma ha perso la prima battaglia con il “nemico” Manzoni, ex “vicerè” della Città Flegrea. Viste le simpatie opposte sul piano sportivo, per adesso Manzoni domina. Fiche vincente di un progetto comune, di chi muove i fili del palazzo campano. Dopo la presa di Napoli, quella di Pozzuoli, con la prospettiva di concorrere per un un terzo mandato per De Luca in Regione. In attesa pure di nuove segreterie, regionali, provinciali e cittadina.

Con Ismeno senza il PD, l’attuale presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Pennacchio, intimo amico e sostenitore dell’ex Onorevole, mister Napoli Nord, l’avvocato Lello Topo prese la palla al balzo e fece dietro front, da piddino convinto, passando con il “cavallo vincente” Manzoni, prescelto da tempo dall’ex sindaco di Villaricca, nonostante le poche simpatie politiche per il collega. PD a nessuno, e ora con Franco Cammino, ex assessore all’ambiente e vicesindaco in era Figliolia, out dal Consiglio Comunale per la seconda tornata elettorale consecutiva, che punta alla futura segreteria cittadina, dopo la nomina di un commissario per indire le elezioni dell’ex partito leader a Pozzuoli, mentre perdeva in più di mezza Nazione. Gigi è pronto a vincere una nuova partita consegnando così il PD Pozzuoli all’ex sindacalista.

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