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POZZUOLI| Rivendicano i loro diritti: licenziati dal Centro Serapide 30 professionisti sanitari

Per 12 anni hanno prestato cure a bambini ed adolescenti nelle strutture del Gruppo Serapide, oggi vengono licenziati. Si tratta di 27 tra fisioterapisti, neuropsicomotricisti, logopedisti, educatori, psicologi che hanno ricevuto ieri la comunicazione di interruzione immediata del rapporto di lavoro. Un numero che si aggiunge ad altri 3 licenziamenti analoghi effettuati nelle settimane precedenti. La dinamica è la stessa e nasce da una vicenda che ha radici antiche: per 12 anni hanno prestato la loro attività nelle strutture di Mugnano, Villaricca, Toiano, Monte di Procida fianco al fianco e facendo le stesse prestazioni di loro colleghi che, però, percepivano uno stipendio tra i 200 ed i 380 euro in più rispetto a loro.

Dopo anni a prestazione, venivano assunti da cooperative sociali, tutte facilmente riconducibili alla casa madre, nate per l’occasione, la cui paga mensile era di molto inferiore ai loro colleghi assunti direttamente dall’Azienda principale. Alla fine del 2020, stanchi di subire tale trattamento, le lavoratrici e i lavoratori, insieme alla Fp Cgil, decidono di alzare la testa e rivendicare il diritto ad essere assunti con lo stesso contratto dei loro colleghi. Il sindacato chiede di aprire una trattativa che si arena subito visto il diniego aziendale.

Non resta che la strada legale. I ricorsi depositati chiedono il riconoscimento della interposizione fittizia di manodopera, il risarcimento del pregresso e l’applicazione dello stesso contratto collettivo nazionale di lavoro dei loro colleghi. Le udienze si susseguono e, oramai, siamo agli sgoccioli. Le prime sentenze dovrebbero essere emesse entro la fine del mese di maggio.

Nel frattempo le contromosse dell’azienda-madre sono quelle di cambiare il contratto collettivo nazionale di lavoro a tutti gli altri lavoratori (contro il quale la Fp Cgil ha già depositato ricorso) ed una proposta di assunzione ai 27 “cattivi” con il nuovo contratto (peggiorativo) ed azzerando il passato. I lavoratori non cedono e vanno avanti, convinti delle loro pretese. “Fino al pressing finale delle ultime 48 ore – dice Marco D’Acunto, segretario sanità privata della Fp Cgil Campania –  in cui l’amministratore delegato di Serapide Spa ha chiesto di incontrare singolarmente ogni lavoratore avanzando informali proposte conciliative al ribasso”. I lavoratori non hanno mollato, dimostrando grande compattezza e una immensa dignità. Per cui, ieri pomeriggio, sono stati raggiunti dalle lettere di licenziamento.

Un atteggiamento ritorsivo senza precedenti – commenta sempre D’Acunto – in una vicenda che non solo pone una serie di interrogativi sulla gestione delle convenzioni con il pubblico e sui quali abbiamo già investito Asl, Prefettura, Procura della Repubblica e Regione Campania ma che mette anche a rischio le cure. Non ci risulta, infatti, che l’Azienda abbia sostituito questi professionisti. Ancora ieri cercava tramite agenzia interinale figure da utilizzare per coprire le assenze. Chiediamo massima vigilanza da parte della Asl a partire da lunedì. La norma è chiara, un’azienda che non è in grado di garantire le prestazioni per le quali è convenzionata con il servizio pubblico perde immediatamente l’accreditamento”.

La Fp Cgil manifesta la piena solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori, resterà ogni momento al loro fianco nella lotta sindacale e legale ed attende con serenità il giudizio della magistratura. Intanto sul web sono già centinaia le attestazioni di solidarietà provenienti da semplici lavoratrici e lavoratori, dal sindacato, dall’università e dagli amministratori locali.

CS

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