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POZZUOLI| Gli iscritti del PD contro il partito: “Distrutta una delle migliori realtà politiche e amministrative”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta degli iscritti al Partito Democratico di Pozzuoli, in cui si evidenzia l’assenza di decisioni da parte dei vertici provinciali, regionali e nazionali del partito, circa le sorti del circolo di Pozzuoli.

Apprendiamo dai social network che il 16 settembre, nella nostra città, si è tenuto un evento di presentazione dei candidati al collegio proporzionale alla Camera dei Deputati della lista PD. Tra i relatori, oltre a noti consiglieri regionali e dirigenti, saranno presenti i Segretari di circolo del Partito Democratico ed i Sindaci dei Comuni dell’area flegrea (sebbene alcuni di questi non siano nemmeno iscritti al Partito Democratico). Al momento non è dato sapere chi abbia organizzato tale evento. Eppure, a giudicare dai relatori “prescelti”, ne risulta chiarissimo l’intento. Il circolo del PD di Pozzuoli non sarà rappresentato. Tuttavia, è necessaria una premessa per descrivere lo stato in cui versa il nostro partito partendo da quanto accaduto prima delle elezioni amministrative del 12 giugno scorso.

Come noto, il Partito Democratico di Pozzuoli ha guidato l’Amministrazione comunale per dieci anni, con a capo Vincenzo Figliolia. Il Circolo del PD ha svolto un percorso di costruzione di una coalizione politico-elettorale di centro-sinistra avvalendosi, su richiesta della stessa coalizione, dell’onere di individuare il candidato Sindaco. Inoltre, la coalizione, proprio in considerazione del riconoscimento dell’ottimo operato amministrativo del sindaco Figliolia, ha chiesto che quest’ultimo proseguisse nella esperienza amministrativa anche se solo da consigliere comunale.

Ciononostante, benché la discussione interna al Pd locale fosse già avviata da tempo, una parte minoritaria del circolo, che aveva individuato altra figura, ha contestato la procedura di scelta del candidato al punto da ricorrere alla commissione di garanzia regionale e nazionale del Partito. La commissione di garanzia nazionale, tuttavia, deliberava che il Circolo del PD di Pozzuoli aveva operato correttamente e nel rispetto delle procedure previste dallo Statuto del PD.

Nel frattempo, mentre iscritti, militanti, simpatizzanti ed elettori del PD si preparavano per la campagna elettorale, una parte minoritaria del Partito che aveva messo (ingiustamente) in discussione la regolarità della procedura di scelta del Sindaco, formava una coalizione alternativa con candidato sindaco Luigi Manzoni. In ossequio alle regole statutarie i competenti organismi di partito avrebbero dovuto assumere i provvedimenti consequenziali. Ma, inspiegabilmente, nulla di tutto ciò avveniva.

Pertanto, non può sicuramente detenere la rappresentanza politica del partito chi si è candidato in alternativa allo stesso, dopo le deliberazioni del circolo e della commissione di garanzia nazionale. Inoltre, il Segretario nazionale, su sollecitazione della segreteria metropolitana, in contrasto con i principi fondanti del PD, ancora una volta inspiegabilmente, ha scelto di ritirare la delega per la presentazione del simbolo del Partito Democratico, atto che ha fortemente condizionato le elezioni amministrative del territorio flegreo impedendo al Partito stesso partecipare alle elezioni e di continuare a governare la città di Pozzuoli. Il resto è storia “costruita.”

Inoltre, dal 26 giugno, infine, tutto tace. Anche a seguito delle dimissioni del segretario di circolo, Antonio Tufano, avvenute all’indomani del ballottaggio del 26 giugno, nonché di Marzia Del Vaglio dalla segreteria Provinciale, nessuno si è espresso sul destino di Pozzuoli, dei suoi iscritti, dei suoi militanti ed elettori. Nessuno ha avuto la forza di assumersi le responsabilità di una scelta ingiusta che ha sottratto dignità all’intera città. Nessuno, ancora, ha indicato un utile percorso di reggenza.

In questo contesto, sul nostro territorio impazzano nuovamente logiche correntizie. Indicativa è altresì l’assenza di rappresentanti locali nelle liste presentate alle politiche: l’ennesimo quadro di logiche di spartizione che nulla aggiungono alla rappresentatività dei territori, utilizzati solo come serbatoio elettorale. Insomma, si è scientemente tentato di distruggere una delle migliori realtà politiche ed amministrative del Mezzogiorno.

Sarebbe giusto interrogarsi, dunque, su cosa sia divenuto il Partito Democratico. Un partito autolesionista? Un partito attendista, pronto a mandare avanti i mediocri pur di non rompere gli equilibri? Un partito in grado di frenare qualsiasi nuovo slancio? Un Partito usato solo per la conservazione del potere di pochi? Le scelte scellerate compiute non fanno altro che aprire il campo alle destre e a nuove formazioni politiche che con il centro-sinistra non hanno nulla a che fare; e che in città erano ampiamente marginalizzate. In questo contesto, le responsabilità sono chiare e riferibili ai vertici provinciali, regionali e nazionali del nostro Partito, ognuno per la sua quota parte.

Occorrono parole di coraggio non solo per vincere le elezioni, ma anche per garantire la credibilità di un’intera comunità che merita rispetto e non può essere mortificata dalle solite logiche correntizie. Chi non ha il coraggio di pronunciarle, è giusto che ne prenda atto e si faccia da parte. E’ impellente, oltre che doveroso, un cambio di rotta che prenda le distanze dai metodi sopramenzionati ed attraverso una rinnovazione dell’assetto dirigenziale del partito, ai vari livelli, intraprenda una nuova linea politica affinchè il Partito Democratico ritorni ad essere vicino alle reali necessità delle persone piuttosto che a quelle dei soliti notabili. In caso contrario non avrebbe più futuro a Pozzuoli come nel resto del Paese.

I Firmatari

Antonio Tufano, Vincenzo Figliolia, Antonio Villani, Marzia Del Vaglio, Mariano Amirante, Luigi Carnovale, Francesco Amato, Angelo Lucignano, Antonio Di Somma, Mario Massa, Stefania De Fraia, Roberta D’Isanto, Mariagrazia Siciliano, Agostino Renzi, Gennaro Lubrano, Simona Sito, Angelo Lubrano, Carmine Tufano, Antonella Bruno, Gennaro Guarino, Nicola Carnovale, Anna Di Matteo, Vincenzo Ingaldi, Gennaro Amirante, Maria Angelini, Olimpia Di Napoli, Aniello Iaccarino, Michele Vanacore, Salvatore Verbale, Vincenzo Impagliazzo, Gennaro Guarino, Alberto Varchetta, Giovanni Carullo, Anna Costigliola, Antonio Urso, Gennaro D’Isanto, Clara Basile, Maria Rosaria Figliolia, Andrea Fulvio, Andrea Cavaliere.

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