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La maggioranza replica alle accuse di Filippo Monaco: “Inaccettabili i toni e le offese mossi contro di noi”

Riceviamo e pubblichiamo*

La maggioranza politica cittadina risponde alle parole del segretario del movimento “Uniti per Pozzuoli”, Filippo Monaco, che si era scagliato contro il sindaco Vincenzo Figliolia, a seguito dell’allontanamento dalla giunta comunale subìto dall’assessore Anna Maria Attore.

Restiamo increduli e spiazzati per quanto affermato dal Segretario politico di Uniti per Pozzuoli. In particolare, inaccettabili, sono i toni e le offese mossi contro il Sindaco e la maggioranza tutta. È doveroso specificare quanta democrazia e quanta libertà ci sia stata e ci sia nel condividere tutto il percorso di governo della Città. Del tutto false sono le esternazioni rilasciate a mezzo stampa.

Il Capogruppo di Uniti per Pozzuoli, ed il Segretario politico della civica, hanno avuto a disposizione ampio spazio e lunghi tempi per condividere ed approfondire i temi importanti contenuti nel documento politico-amministrativo che la maggioranza di governo ha sottoscritto in maniera unita e convinta.

Il Sindaco, in maniera estremamente democratica, ha affrontato la vicenda con totale correttezza istituzionale e personale; purtroppo, il Segretario politico di Uniti per Pozzuoli, pensava a tutt’altro già da tempo. La spasmodica voglia e l’ambizione di essere il futuro candidato sindaco della città lo ha portato allo scoperto.

Il signor Monaco non ha fatto altro che far emergere un infantilismo politico legato al suo “capriccio”. Continui pure a rincorrere la sua ossessione e a peccare di presunzione, continui pure a ledere se stesso e gli altri che rappresenta. Non accettiamo lezioni da chi pretende una cabina di regia chiusa e ristretta, non accettiamo che si parli di dittatura, signorotti o burletta.

Il lavoro svolto dal Sindaco Vincenzo Figliolia e dalla maggioranza è talmente autorevole e riconosciuto, che la città di Pozzuoli, che abbiamo l’onore di amministrare, saprà sicuramente riconoscere, come ha fatto nel 2012 e nel 2017, chi tiene davvero alla crescita e allo sviluppo del territorio e chi invece vuole, inesorabilmente, rincorrere se stesso invece dell’interesse della collettività”.

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