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Liquami nel lago Lucrino, Figliolia risponde a Josi: “Bisogna essere onesti e ammettere le mancate responsabilità”

«Le stazioni di sollevamento fognario del Comune di Bacoli non funzionano sul versante di Pozzuoli. È un dato di fatto, verbalizzato e riportato in atti pubblici più volte durante questi anni. Ci sono diversi verbali che rapportano in merito al malfunzionamento di alcuni scarichi, che allego a questa mia nota e che ho il dovere di trasmettere alla Procura della Repubblica».
A dirlo è il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia riferendosi agli avvenimenti di sabato scorso riguardanti l’inquinamento del lago Lucrino e riportati anche a mezzo stampa con articoli che evidenziavano come «il “troppo pieno” di una fogna abbia trasformato da giorni il lago in un letamaio», e a quelli ricordati nelle relazioni tecniche inviate al Comune di Bacoli in data 14 agosto 2019 e 2 ottobre 2020.

A questi si sono aggiunti decine di video inviati da residenti ed imprenditori della zona di Lucrino per gli enormi disagi causati da questo malfunzionamento, più volte denunciato e mai risolto. Filmati che riguardano lo scorso week end, ma anche altri che riguardano il 24 novembre del 2019. «Un problema che sembra diventato ormai routine, perpetuo. E questo non è assolutamente tollerabile – aggiunge il primo cittadino -. Bisogna essere chiari soprattutto in ambito ambientale, perché a pagarne le conseguenze è tutta la collettività, in particolare la comunità puteolana. Bisogna essere intellettualmente onesti e ammettere le mancate responsabilità, e i mancati atti consequenziali a quanto richiesto dai tecnici che hanno esaminato cosa avviene in prossimità delle stazioni di sollevamento. Gli impianti non funzionano, e lo dicono i tecnici, gli esperti e competenti del settore. Può purtroppo capitare ma bisogna, e si può, rimediare. Tutto questo è stato più volte sottolineato e fatto presente. Non intervenire per riparare, perseverando con un atteggiamento di supponenza ed arroganza è invece diabolico. Per nulla costruttivo».

Il sindaco sottolinea poi come Pozzuoli non sia lo “sversatoio” di nessuno. «Abbiamo fatto per anni una battaglia con il Comune di Napoli, e al momento abbiamo ottenuto risultati importanti. Non era nostra intenzione cominciarne un’altra, ma è doveroso farlo se dall’altra parte non solo c’è chi non ascolta cosa bisogna fare, ma si ostina a negare l’evidenza dei fatti. Oltre all’ultimo avvenimento, di qualche giorno fa, ricordo quanto è avvenuto ad ottobre 2020 e ad agosto 2019, sia sul confine con Lucrino che con Cuma. Anche quando le piogge abbondanti non ci sono. Più volte, dunque, dopo i sopralluoghi, è stato invitato il Comune di Bacoli ad intervenire e porre rimedio. Ma nulla è stato fatto in tal senso. Quindi non mi si venga a dire che non si conosce il significato di collaborazione in vista della Città Flegrea. Anzi, è venuto proprio a mancare da chi non ha minimamente degnato di attenzione quanto richiesto per risolvere un problema mortificante per il territorio flegreo e i suoi abitanti».

«Trovo veramente imbarazzante poi sentir parlare del progetto Grandi Laghi, riferito a tutt’altro, in modo tendenzioso e pretestuoso – conclude il primo cittadino di Pozzuoli -. Un progetto che sta andando avanti, con un cambiamento epocale e totale per la nostra area, nonostante abbia incontrato lungo il percorso molte difficoltà, compresa quella di essermi dovuto occupare anche della parte che riguardava Bacoli quando il Comune era commissariato: sfido chiunque in un’impresa di tale portata, che unisce quattro Comuni, a non averne! Quando si indica la luna, non bisognerebbe guardare il dito! Un progetto che con i problemi di troppo pieno di Bacoli su Pozzuoli non c’entra nulla. Il Comune di Bacoli avrebbe dovuto semplicemente prendere atto dei propri disservizi e risolverli. E davanti a questa passività sono obbligato a procedere nelle sedi opportune. Saranno altri organi a mettere fine a questa storia e a ristabilire la verità».

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