Medici bloccati dai festeggiamenti per il Napoli: “Arrivati a piedi all’aeroporto”

Se per i tifosi del Napoli la serata di sabato è stata una vera festa in quel di Capodichino, per un equipe di medici si è trattato di un autentico incubo. Attraverso i social infatti una dottoressa manifesta la propria disapprovazione per quanto visto in strada, siccome era diretta all’aeroporto per prelevare un fegato ai fini del trapianto destinato ad un ragazzo in urgenza per un’epatite fulminate.
La donna spiega quindi quanto trovato davanti ai propri occhi: “Arrivata a viale comandante Umberto Maddalena mi sono immediatamente resa conto che quello che avevo davanti non era traffico, ma macchine ferme in attesa del pullman dei calciatori. Spente. Chiaramente a nulla sono servite le sirene accese, anzi sono stata “gentilmente” invitata a spegnerle, disturbavano lo spirito di festa”.
Lei, con il collega, è stata costretta ad arrivare a piedi al varco d’ingresso dell’aeroporto, camminando per circa 1 kilometro. Il tutto portando un igloo contenente 25 litri di liquidi da perfusione, un igloo pieno di ghiaccio ed una valigia con gli strumenti chirurgici. Arriva quindi il grido d’allarme: “Possibile che non ci si renda conto della gravità? Possibile che giornali come Il Mattino pubblichino articoli goliardici su quanto successo? E se sull’autoambulanza ci fosse stato un padre, una madre, uno zio, un nonno con un infarto in corso? Spiegatemi per favore, perché la mia testa ha dei grossi limiti a capire”.
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