BACOLI| Fermata mentre faceva un pronto soccorso, la comandante della polizia municipale: “Tutto inventato”
La storia raccontata da una cittadina bacolese, fermata e trattenuta dalla polizia municipale di Bacoli mentre stava facendo un pronto soccorso alla sorella incinta, ha suscitato indignazione e rabbia. Recentemente, però, è arrivata la smentita della Comandante della Polizia municipale di Bacoli, Marialba Leone.
“Sono dichiarazioni assolutamente e spudoratamente false sull’operato del mio personale. Questi i fatti: posto di controllo, in quella giornata vengono contestate 14 violazioni per divieto di sorpasso. Tra questi 14 automobilisti indisciplinati, anche una donna, sola alla guida e nel veicolo, che dichiara agli operatori di essere in stato di gravidanza e di avere in corso un’emergenza ginecologica, motivo a suo dire scriminante la violazione appena perpetrata”, sono le parole della comandante dei vigili urbani di Bacoli.
“Gli operatori le dicono che può procedere la marcia e che il verbale di accertamento della violazione le sarà notificato a casa, onde consentirle di raggiungere velocemente l’ospedale, invitandola anche a documentare quanto dichiarato al fine di poter, eventualmente e legittimamente, proporre ricorso. La signora invece esige e pretende la contestazione immediata della violazione e alla fatidica domanda: «ha qualcosa da dichiarare?» nulla dichiara né in relazione allo stato di gravidanza, né in relazione all’emergenza ginecologica in atto. Verbale letto firmato e sottoscritto dagli agenti accertatori e dalla signora”.
“La sorella della signora – conclude la comandante – non presente all’interno del veicolo, in un post diffamatorio, si “lancia” in un racconto fantasioso ed assolutamente falso nel quale afferma di essere stata presente ai fatti”.
Sono poi arrivate le scuse della cittadina: “Chiedo scusa al comando della polizia municipale per il mio esposto. Il mio post di qualche giorno fa, è stato uno sfogo, per raccontare la”disavventura” avvenuta di mia sorella. Dettata dalla rabbia e dalla preoccupazione di quel momento. Non era mia intenzione offendere nessuno”.
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