Oggi è tutto frenetico, tutto si evolve e cambia velocemente. Lo sviluppo della tecnologia e della digitalizzazione ha rivoluzionato qualsiasi settore e anche il nostro modo di vivere la quotidianità. Tuttavia, se siete nostalgici e vivete il presente restando comunque ancora un pochino ancorati al passato, niente paura, perché gli oggetti vintage sul mercato esistono ancora e ci riportano ai tempi che furono.
Le persone che nelle cose cercano degli appigli per ricordare vecchi e bei momenti sono più di quante pensiamo, per questo motivo nelle prossime righe vi andremo ad elencare una serie di oggetti vintage che ancora oggi sono molto utilizzati. Il vintage sta ritornando di moda e questo è grazie in particolar modo alle fiere e ai mercatini, ma anche, paradossalmente, proprio al web.
Fax
Oggi lo conosciamo come fax, ma in realtà il termine non è altro che l’abbreviazione di “telefax” ed è uno strumento con il quale oggi abbiamo ancora molto a che fare. Si tratta di un sistema di riproduzione e di trasmissione di immagini a distanza, che viene messo in pratica per via di computer o dispositivi di questo genere che risultano essere normalmente collegati alla rete telefonica.
Il fax è caratterizzato dalla presenza di uno scanner che ha il compito di analizzare l’immagine, un modem che ha come scopo quello di convertirla in impulsi trasmessi sulla linea telefonica e una stampante con l’obiettivo di riprodurre definitivamente il documento. Pensate che prima del suo sviluppo tecnologico mediante varie fasi, il primissimo fax, inventato da Alexander Bain, è comparso addirittura nell’ormai lontanissimo 1843.
Il forno a microonde
Se pensiamo a come sono oggi i forni a microonde e a come erano in passato notiamo delle differenze enormi. Il primo microonde, infatti, datato 1945 ed inventato da Percy Spencer, era alto quasi due metri e aveva un peso pari a circa 340 kg.
Ad oggi questi strumenti, sui quali tra l’altro stanno girando insidiose bufale e fake news, risultano essere infinitamente più piccoli e più leggeri, ma lo scopo è sempre lo stesso: quello di cucinare i prodotti molto più velocemente rispetto ad un forno classico e tradizionale. Oltre a scongelare, scaldare e cuocere in pochi secondi, il forno a microonde risulta essere molto più economico poiché richiede una dispersione di energia decisamente più bassa. Il processo di cottura rapida avviene tramite il magnetron, la parte del forno che ha il compito di produrre le microonde. Queste ultime portano le molecole dell’acqua contenute nei cibi a vibrare, dopodiché, muovendosi, estendono il loro movimento alle molecole più vicine.
I giradischi
Mr. Edison, famosissimo in particolar modo per la lampada ad incandescenza, creò il primo fonografo, antenato del giradischi, nel lontano 1877. Un tempo la musica era solo ed esclusivamente quella suonata dal vivo, motivo per il quale il giradischi, con tutte le innovazioni tecnologiche che nel tempo lo hanno caratterizzato, è stato un vero e proprio punto di svolta in questo senso.
Questo, infatti, ha cambiato notevolmente il rapporto tra il consumatore e l’artista, ancor prima tra il consumatore e la musica in generale. Con una creazione di questo genere, finalmente c’era la possibilità di inserire all’interno di un solo disco una quantità maggiore di musica, a partire da quella pop fino ad arrivare a quella classica.
La Polaroid
L’idea della macchina fotografica istantanea è datata 1947, ma l’azienda Polaroid in realtà sul mercato si era fatta sentire già qualche anno prima. Fondata da Edwin Land nel 1937, infatti, quest’ultima ha esordito con la produzione di occhiali da sci ed occhiali 3D per l’esercito e la marina degli Stati Uniti. La macchina fotografica istantanea così come la conosciamo noi oggi (e che – come da noi raccontato nel febbraio scorso, è stata oggetto di uno spiacevole e particolare episodio di furto nella città di Napoli) ha posto le basi nel 1972 con l’introduzione della Polaroid SX-70, dopodiché ci sono state altre innovazioni importantissime quali la prima OneStep, le fotocamere Polaroid 600 e Spectra con pellicole annesse.
Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 i passi in avanti compiuti dal punto di vista tecnologico hanno eclissato la macchinetta fotografica istantanea, tanto che Polaroid nel 2008 ha annunciato il blocco della vendita delle pellicole istantanee. Dopodiché, un gruppo di appassionati, The Impossible Project, ha deciso di rilevare l’ultima fabbrica di Polaroid attiva per riprendere l’attività, fino ad arrivare al marzo del 2020 quando, nuovamente sotto il nome Polaroid, la fotografia analogica istantanea è tornata ad essere al centro delle attività.
Le macchinette da gioco
Oggi siamo abituati a vedere macchinette digitali sui portali di gioco in rete o sulle app, incluse le slot con soldi veri come quelle che si trovano in imiglioricasinoonline.net. In origine esse erano dei grossi cabinati pesanti trovabili in sale fisiche, bar e altri luoghi insospettabili, ma chi le ha inventate e come si sono diffuse nel mondo? In questo senso, le prime slot machine, inventate da Charles Fey, hanno fatto la loro prima apparizione nel 1887 e per l’appunto non erano altro che delle semplici macchinette a tre rulli.
Nel corso degli anni ovviamente queste attività legate al mondo del gioco sono state caratterizzate da una serie di innovazioni, le quali circa cent’anni dopo le hanno portate a diventare delle macchine elettromeccaniche, quindi collegate direttamente all’energia elettrica. Il vero e proprio punto di svolta per quelle che erano delle semplici macchine da bar, infatti, è arrivato nel 1986 con l’introduzione dell’IGT, un microchip capace di renderle dei veri e propri videogiochi. Dopodiché, con l’avvento dell’online, le slot machine hanno cominciato a dominare anche le piattaforme di casinò digitali, oggi frequentatissime.